Costi esorbitanti, sprechi milionari – parliamo di un affare da un miliardo e 50 milioni di euro – danno urbanistico, piloni marci, balconi che cadono: eppure, una risposta logistica senza precedenti al terremoto dell’Aquila. Un sistema, quello del progetto Case e Map, che se paragonato alle misure messe in campo nel terremoto del centro Italia, si avvicina a ragione alle descrizioni dai toni miracolistici divulgate dal dipartimento della Protezione civile e dalle fonti governative nei primi mesi dell’emergenza sisma. I 19 complessi furono realizzati a tempo di record grazie a un lavoro senza soluzione di continuità avviato il giorno stesso
Y.a.w.p. live martedì 26 settembre in occasione del secondo appuntamento della Foruli jam session, una creazione a cura dell’associazione culturale che ha base nell’omonima frazione di Scoppito. Funziona così: band sempre differenti aprono la serata portando sul palco dell’Irish cafè a Pianola (L’Aquila) un mini concerto. A seguire, chi vuole suona sia accompagnato dalla band dell’associazione, sia con strumenti propri. Un mix che funziona, consentendo di alternare generi e allestimenti, dall’acustico alle sessioni più ritmate. In apertura di stagione le creazioni di Jonathan Di Felice, frontman degli Shades, una band alternative rock vicina nelle cover e negli arrangiamenti a gruppi
Accade questo in una giornata anonima di settembre. Diego Fiordigigli, titolare del Pocoloco di Paganica posta su Facebook una foto anonima del Terminal T2 dell’aeroporto di Fiumicino dicendo di mettersi in viaggio per aver da fare dei corsi di aggiornamento, non meglio precisati. Per qualche ora la sua bacheca, di solito sempre ricca di eventi e appuntamenti promossi dal pub di Paganica è silente. Poi compare una foto inequivocabile, con tanto di immancabile braccialetto ricordo dell’evento e un boccale di Hb. “Che il corso abbia inizio” scrive, ma il riferimento è all’Oktoberfest di Monaco, evento gettonatissimo anche quest’anno, in programma
Addio vita spericolata, ora suono per il Signore
Se fai parte della combriccola del Blasco sai bene che nel backstage di un concerto può accadere di tutto. Mai però Nando Bonini si sarebbe aspettato di incontrare due occhi che avrebbero cambiato per sempre la sua vita: gli occhi della Madonna di Pompei, la statua posta in un angolo anonimo degli spogliatoi del San Paolo. Uno sguardo malinconico scolpito nel gesso a far eco a una frase che si sentì uscire dal petto: «Nando, che stai facendo?». Una notte chiara a metà degli anni Novanta, la band di Vasco Rossi aveva suonato su un palco dove per qualche minuto
#SWMI a Roma: notizie, lettori e follower
Si scrive “Social Media Week”, e si legge sette giorni dedicati alla Rete, nella seconda settimana di settembre, con eventi che in contemporanea in varie città nel mondo, tra cui Londra, Berlino, Johannesburg, Los Angeles, Sao Paulo, Sydney, Mumbai, Miami, Rotterdam, Chicago. E naturalmente, Roma. La Social Media Week è un evento internazionale dedicato al Web, alla Tecnologia, all’Innovazione e ai Social Media, organizzato in Italia da Business International – Fiera Milano Media. NEWS E SOCIAL – FONTE IL MESSAGGERO.IT Tra i panel proposti, come racconta il Messaggero.it, la fruizione giornalistica e la sua produzione, al tempo dei social, è
Dechen: impariamo a lasciare andare
La nostra società perfettamente strutturata ci ha fatto credere che ci sia un manuale con le istruzioni per tutto, che se facciamo i passi giusti otterremo sempre i risultati desiderati. Questo messaggio subliminale ci ha fatto diventare maniaci del controllo. Ci ha trasformato in persone che pretendono che le cose funzionino sempre secondo le loro aspettative, persone che tentano di controllare ogni dettaglio, perché nulla esca dal copione. Tuttavia, una delle lezioni più dure che la vita ci insegna è che esiste il caos, che seguire una serie di passaggi perfettamente strutturati non garantisce il successo e che le cose
Chieti accoglie il Festival del Creato
Come relazionarsi di fronte alle problematiche della realtà “mondana” contemporanea? È possibile ricostruire la coesione sociale in un momento storico di grandi disparità economiche e culturali? Gestire i migranti vuol dire accogliere ma anche ripristinare buone relazioni con i territori da cui provengono? E poi, lavoro e occupazione, economia e banche, pari opportunità e politiche di genere: come edificare relazioni genuine in questi ambiti? In queste e tante altre riflessioni e domande si addentrerà la seconda edizione del “Festival del Creato – un mondo di relazioni” in programma da venerdì 15 a domenica 17 settembre alla Villa Comunale di Chieti.
Sono 60 giovani attori capaci di coinvolgere e fare emozionare, nella vita sono studenti, qualcuno di loro forse intraprenderà la strada del teatro; per qualcun altro l’esperienza della recitazione si fermerà qui. Ma a tutti i protagonisti della compagnia della Scuola di recitazione “Shakespeare in converse” del Liceo Classico “G.B.Vico” di Chieti resterà nel cuore la partecipazione a uno degli spettacoli più importanti della compagnia, diretta da otto anni dall’attrice e regista Veronica Pace. Torna, dunque, in un doppio appuntamento domenica 17 settembre alle 17 e alle 21 al Teatro Marrucino di Chieti “Sogno di una notte di mezza estate”, un intenso adattamento di
Le barche dimenticate di Neruda, il villaggio gitano di Lorca, le passeggiate di notte di Salinas e malinconia del tango affogata in un bicchiere di Rioja Tempranillo. Musica, poesia e flamenco nella serata di apertura dell’Andalucia, il ristorante dalla forte impronta “spangoleggiante” che sabato 9 settembre è tornato a pieno ritmo. Atmosfere del sud rievocate da un set acustico a cura degli Yawp, sullo sfondo del libro New York Andalusia del cemento – il viaggio di Federico Garcia Lorca dalla terra del Flamenco alle strade del jazz di Fabio Iuliano, componente dello stesso gruppo insieme a Piero Pozzi (batteria), Stefano