Un percorso a ritroso del tempo, prima di settant’anni, poi di un milione e trecentomila, nel Pleistocene inferiore. Settant’anni è il periodo che più o meno intercorre dal primo rinvenimento dei resti del Mammut, il il 25 marzo 1954, nella Fornace Santarelli a Madonna della Strada, frazione di Scoppito. L’esemplare, tra i più completi rinvenuti in Europa, venne ritrovato in una cava di argilla utilizzata per la produzione di laterizi, sul piano antistante al fronte di cava, durante un saggio di perforazione per ricerca d’acqua. Nel banco di sabbia immediatamente sottostante alle argille, a meno di 1 metro di profondità,
Il guasto iniziale alla macchina, il salvataggio del camion olandese di notte che li ha portati alla ribalta internazionale, la perdita d’olio dal differenziale e le conseguenti penalità, il servofreno rotto nelle ultime tre giornate di gara nulla hanno potuto di fronte alla determinazione di Tito e Silvio Totani che hanno completato la Dakar 2024, tagliando oggi il traguardo a Yanbu, in Arabia Saudita sulle rive del Mar Rosso. Per i due fratelli aquilani la posizione in classifica è diventata persino secondaria: la loro è stata un’impresa considerando le caratteristiche della macchina con cui hanno gareggiato. Una Nissan Patrol GR
Nel laboratorio multilingue
“Ninetta mia crepare di maggio Ci vuole tanto troppo coraggio Ninetta bella dritto all’inferno Avrei preferito andarci d’inverno” La caducità della vita e l’assurdità nella guerra, espresse da Fabrizio De André nella sua canzone “La guerra di Piero”. Abbiamo inaugurato così il laboratorio multilingue di musica e lettura in corso al Cpia L’Aquila a fino a primavera.
A Goriano Valli, paese nel cuore dell’Abruzzo aquilano, è stata riscoperta una dimora che si candida a essere la casa, di epoca medievale, più piccola al mondo. Minuscolo gioiello architettonico di appena otto metri quadrati, era abitato fino a 140 anni fa da Rachele Mariani e Pierfelice Capestrani, coppia di contadini, custodi di un’umanità dimenticata, dediti ad aiutare i bambini orfani nel vicino convento francescani Osservanti di San Giorgio. La casa, rimasta chiusa sin dalla scomparsa della coppia, farà parte del MuDi, il museo diffuso del parco Sirente-Velino che sarà inaugurato a giugno. “Entrando in questa abitazione – spiega l’ideatore di
Iniziative per incentivare la lettura, dai giovani agli anziani, magari anche raccontando storie di questa terra. Succede a Francavilla al Mare, dove sta prendendo il via il primo dei 14 progetti letterari inclusi nel cartellone di Libridine. Succede nell’Abruzzo interno, dove Paolo Fiorucci – conosciuto ai più come Il Libraio di Notte, dal nome della libreria da lui gestita – ha messo su un progetto volto a restituire agli anziani la funzione di narratori e depositari della conoscenza tradizionale, interpretando simbolicamente la loro presenza come spina dorsale delle comunità, così come l’Appennino è la spina dorsale dell’Italia. Questo l’obiettivo della
Il mare, la musica, i viaggi, un’assenza da elaborare. Una storia fatta di ricordi e nostalgie. “Oceans”, il racconto di Fabio Iuliano, si gioca su questi elementi. Il libro, edito da Radici Edizioni, sarà protagonista domenica 21, ore 16, del primo incontro organizzato dalla Biblioteca di Villa San Sebastiano, al bar La Siesta della frazione di Tagliacozzo. L’autore, “chitarra-munito” sarà a dialogo con l’editore Gianluca Salustri. La Biblioteca di Villa nasce il 18 agosto 2017 a Villa San Sebastiano e rientra nelle attività dell’Associazione socio-ricreativa-culturale “Gli Amici”. La mission principale del gruppo di ragazzi che la gestiscono è quella di diventare un luogo
È scivolato per diversi metri a ridosso del canale Maiori, sul versante nord del monte Sirente e poi è stato travolto da una slavina, causata con ogni probabilità dalla sua stessa caduta, e non ha avuto scampo. È morto così, questo pomeriggio, il 45enne aquilano Luca Nunzi che, insieme ad altre quattro persone, stava affrontando un’escursione a piedi e senza sci su quella che è la cima più alta di un piccolo gruppo montuoso dell’Appennino abruzzese compreso a sua volta nella catena del Sirente-Velino (terzo massiccio per altezza dell’Appennino continentale dopo Gran Sasso e Maiella). Sono stati i compagni di
“Una volta che sei diventato bravo alla ‘bottle flip challenge’, puoi provare persino con i camion”. La pagina ufficiale della Dakar tira ironicamente in ballo la celebre sfida social – che consiste nel far ruotare una bottiglia d’acqua a mezzaria facendola “atterrare” in verticale – per descrivere la straordinaria manovra che mercoledì ha permesso ai fratelli Totani di rimettere dritto il camion dell’equipaggio olandese Firemen Dakarteam sfruttando la trazione del loro fuoristrada. Era l’unico modo possibile per uscire dalle dune della quinta tappa della celebre corsa rally tra le dune del deserto arabico. “In quelle circostanze – spiegano i fratelli
Tra le insidie delle dune del deserto arabico, i fratelli aquilani Tito e Silvio Totani hanno trasformato un’ordinaria tappa della Dakar in un’azione rocambolesca di salvataggio. Immersi in una grande fossa, con la sabbia ad abbracciare il loro fuoristrada, non solo sono riusciti a ripartire, ma anche a soccorrere un equipaggio olandese, in un momento in cui la cui speranza sembrava sprofondare con il loro camion ribaltato. Una vera e propria impresa, peraltro al buio considerando che la tappa di ieri della Dakar si è protratta ben oltre il tramonto, che è valsa al pilota Silvio particolare attenzione mediatica da