Al Teatro dei Marsi il genio di Sokolov
Grigory Sokolov e Anna Kravtchenko. Il primo di nazionalità russa, la seconda ucraina: due talenti indiscussi del pianoforte per un confronto ideale che contraddistingue la 17/a Stagione Musicale del Teatro dei Marsi di Avezzano (L’Aquila) portata avanti da Harmonia Novissima, in collaborazione con il Comune e il sostegno della Regione Abruzzo e del Ministero della Cultura. Sokolov, sul palco lunedì 30 ottobre, è considerato da gran parte della critica e del pubblico della musica classica il più grande pianista vivente, indubbiamente il personaggio più carismatico ed internazionalmente più prestigioso mai ospitato dal Teatro dei Marsi nella sua storia, uno degli
Spazio Rimediato, la stagione 2023/24
Un brindisi di inizio attività ha accompagnato la presentazione dell’ottava stagione artistica di Spazio Rimediato, il teatro off di via Fontesecco 22, alle porte del capoluogo. Quindici gli appuntamenti del cartellone 2023/24 – Tutto il superfluo necessario, con una programmazione che non rinuncia ad alcune collaborazioni artistiche ormai consolidate, senza tralasciare produzioni inedite. Si parte sabato 30 settembre con Max Paiella, più volte ospite di questo palco. Porterà in scena il suo one-man-show A ruota libera. Sabato 7 ottobre, il cantautore genovese Federico Sirianni e il direttore artistico di Spazio Rimediato, Giueppe Tomei, qui nelle vesti di attore, proporranno Storie
Nel sacrificio del maresciallo maggiore Giudice c’è il valore del giuramento a cui ancora oggi sono ispirate le nostre attività”. Dal palco allestito sotto la scalinata di San Bernardino, il comandante della Scuola ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, generale Gabriele Failla, ha ricordato così Vincenzo Giudice, medaglia d’Oro al valore militare, trucidato dai nazisti il 16 settembre del 1944 durante una rappresaglia nazista a Bergiola Foscalina (Massa-Carrara). In suo onore, centinaia di cadetti della Finanza, affiancati dai runner dell’Atletica Abruzzo L’Aquila, hanno corso una decina di chilometri dalla Caserma di Coppito fino a San Bernardino, attraversando alcuni luoghi
Diciamoci la verità, non sarà facile. Tra le ventisei città italiane e le unioni di Comuni in lizza come Capitale della Cultura 2026 figurano, insieme all’Aquila, delle realtà metropolitane capaci di intercettare circuiti internazionali. Si potrebbe parlare, tra tutte, di Rimini o di Lucca il cui solo Summer Festival è in grado di richiamare artisti di caratura mondiale tra cui, di recente, anche il premio Nobel Bob Dylan. Però c’è da crederci lo stesso, vuoi perché il capoluogo è pronto a perfezionare l’unico dossier in tutta la regione (c’è da farlo entro mercoledì 27 settembre), vuoi perché la parola finale
Gli esperimenti acustici di Olga Kozmanidze hanno aperto la terza edizione del festival Performative, la tre giorni d’arte, danza, musica e movimento promossa dal MAXXI L’Aquila in collaborazione con Accademia di Belle Arti e Conservatorio del capoluogo abruzzese, con il sostegno di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), di Comune dell’Aquila e Regione Abruzzo che patrocinano la manifestazione. Kozmanidze, vincitrice della prima edizione del Premio Performative, ha proposto ‘Self-reversing’ a cura di Sibilla Panerai: una sperimentazione sonora nel tentativo di potenziare la vocalità femminile, inventando un nuovo valore del linguaggio a partire da uno dei canti contenuti in canti e racconti
Performative raccoglie il testimone di Panorama
Una ventina di artisti internazionali per tre giorni di performance d’arte, danza, musica e teatro: al via giovedì 14 settembre alle 17 nella Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli all’Aquila il Festival Internazionale Performative organizzato dal MAXXI L’Aquila in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti del capoluogo abruzzese, con il sostegno di Cdp e del Comune dell’Aquila, insieme alla Regione. Presenti con le loro performance gli artisti Marco D’Agostin, Aurelio Di Virgilio, Marzia Migliora, Motus, Muna Mussie, Daniele Ninarello, Numero Cromatico, OHT, Playgirls from Caracas, Salò, Sissi, Vanja Smiljanic, Emilia Verginelli. “Performative è una scommessa fatta all’indomani dell’apertura del museo
Panorama, un tuffo nell’arte contemporanea
“A me mancava quella libertà. L’odore della pioggia, il mare arrabbiato. Qua ce l’hanno tutti l’anima”. La superficie semitrasparente dei cilindri colorati nel cortile di Palazzo de Nardis riflette la gru del cantiere a ridosso. La scritta che personalizza ciascun cilindro si legge e non si legge. Ma il messaggio arriva intatto ai tanti visitatori che si alternano tra le scuderie e il primo piano dell’edificio nobiliare i cui locali sono talmente particolari da eclissare le opere d’arte contemporanea, anche quelle che portano la firma di Giorgio Morandi. La sensazione non è differente al vicino Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri
Dentro le meraviglie di Panorama
“Let’s talk about art – parliamo di arte”. L’invito arriva da uno striscione aereo che da due giorni compare tra le gru della skyline del centro storico. Una realizzazione che porta la firma di Maurizio Nannucci, artista visuale e il passaggio è contrassegnato con il numero 20 sulla mappa di Panorama, la mostra mostra diffusa itinerante che mette in relazione arte, architettura, antichità e contemporaneo con il territorio e le sue comunità. Un appuntamento che si propone anche come occasione per riscoprire palazzi e luoghi quasi dimenticati della città che stanno ancora vivendo le fasi di recupero e ricostruzione. È
“Una sfida affascinante, nel dialogo e nella diversità”. Cristina Perrella, curatrice della terza edizione di Panorama, la grande mostra diffusa itinerante che segue Procida (2021) e Monopoli (2022), ha presentato così il suo lavoro all’Aquila. Un’esperienza di quattro giorni che si apre il 7 settembre nel capoluogo abruzzese grazie a Italics che mette in campo dei numeri importanti: 20 sedi espositive, oltre 60 artisti, più di 100 opere d’arte e 56 gallerie coinvolte. Luoghi caratteristici del centro stanno accogliendo opere di arte antica, moderna e contemporanea. “La sfida – spiega Perrella – è quella di mettere in relazione opere, luoghi,