Pearl Jam, il video completo del live a Trieste
Per chi aveva vent’anni nei primi anni 90, assistere oggi a un concerto dei Pearl Jam equivale a ripercorrere un flashback attraverso la propria vita. Eddie, Stone, Jeff, Mike e Matt sono cresciuti e maturati, il loro spettacolo è una lunga cavalcata ideata per regalare al pubblico il meglio della propria carriera, ma ogni sera in modo diverso, modificando sempre drasticamente la scaletta, facendo dell’imprevedibilità un asso nella manica che poche altre formazioni al mondo riescono a giocarsi in maniera altrettanto credibile. Uno show di tre ore nel quale i cinque musicisti americani (sei, considerata la presenza alle tastiere del
Quando l’arte diventa strumento musicale
Noce, acero, castagno ma anche platano e frassino. Tutto reperito a due passi dal laboratorio. Le corde accarezzano il legno e compongono le note. Bassi, prevalentemente, oppure chitarre e violini a chilometro zero, frutto di un lavoro artigianale: quello di Nino Maurizi, da sempre appassionato di musica. Il laboratorio si trova a Scoppito, nella casa paterna. «Entrando in quella bottega», si è trovato a scrivere l’amico Fulgenzio Ciccozzi, «si apre un piccolo mondo che ci racconta frammenti di storia dal sapore antico, quando il mestiere dell’intagliatore era scandito dalla metodica precisione e dalla genuinità del lavoro dell’artista che manovrava sapientemente
Rec studio sessions
Rocca Calascio, bellezza da valorizzare
Viaggio nel castello ritenuto da National Geographic tra i 15 più belli del mondo. Tante potenzialità ma anche carenze CALASCIO. Non ti aspetti di trovare il tappeto rosso sulla strada per la Rocca – icona dell’immaginario collettivo della nostra comunità – protagonista indiscussa di diversi film entrati nella storia della cinematografia contemporanea, tra cui le produzioni americane «Lady Hawke», «Il nome della rosa» e «Il viaggio della sposa». Ma la via che conduce a quello che viene indicato da National Geographic come uno dei 15 castelli più belli del mondo, è segnata da transenne semidivelte, sterpaglie ma anche fanghiglia e
Ha assistito per quasi vent’anni sua moglie Ivana resa disabile da un cavillo burocratico che a suo tempo pregiudicò l’accesso a un farmaco che avrebbe rallentato o addirittura bloccato la progressione della sclerosi multipla. Ora, è lui ad aver bisogno di assistenza in quanto a breve dovrà affrontare all’Aquila una delicata operazione per la rimozione di un tumore. Ma Eugenio Mascaretti, che per molto tempo ha trascurato il suo lavoro alle Poste per stare vicino alla donna – fino a restare esodato e senza pensione – sa bene che non potrà affrontare il suo intervento con la giusta serenità se
Ferito a morte con un coltello da un suo coinquilino, probabilmente al termine di una lite. Si è spezzato così il sogno di Francesco Leccese, che da qualche mese aveva lasciato L’Aquila per vivere e lavorare in Gran Bretagna. Il ragazzo, di 21 anni, era originario della frazione di Gignano, dove viveva con i genitori e due fratelli. A settembre aveva deciso di trasferirsi a Birmingham, sulle orme di tanti giovani che lasciano l’Italia per costruirsi un avvenire migliore. Si era trasferito stabilmente e aveva svolto vari lavori. Dai primi di novembre era stato assunto a tempo indeterminato come croupier.
#Glocal14 la rivoluzione del 3.0 è alle porte
Quasi come la scoperta del fuoco. Il web 3.0 viene definita la più potente rivoluzione della storia dell’uomo. Ma come sta cambiando la comunicazione? Al Glocal Festival di Varese, Rudy Bandiera, autore del libro “Rischi e opportunità del Web 3.0″, ha provato a spiegarlo. Mentre il web 2.0 comprende tutte le tecnologie che consentono di mettere in comunicazione le persone tra loro, il 3.0 è un enorme punto di domanda. Ma oggi ci sono cinque aziende che stanno cambiando il futuro: Amazon, Apple, Facebook, Google e Microsoft.
“Clicca qui per vedere cos’ ha rischiato questa ragazza…”. Oppure: “Ecco cosa è successo…”. Veri e propri titoli esca per attirare i lettori dai social network sulle pagine dei siti di informazione, promettendo a volte più di quello che alla fine il lettore trova. Il pensiero del giornalista Jon Stewart inquadra bene il fenomeno del click-baiting: “Mi sento come quando cammino per Coney Island. ‘Vieni a vedere un uomo a tre gambe’ mi dicono. Entro e trovo un ragazzo con la stampella”. Di come “adescare” i lettori in modo non ingannevole si è parlato nell’incontro “L’ultimo click: tendenze e derive
#Glocal14 – festival del Giornalismo on line
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