Questi giorni segnano il settimo anniversario dalla tragedia del terremoto del 6 aprile 2009. Una ferita ancora aperta per il capoluogo abruzzese
“Un bambino, un ragazzo autistico ha bisogno d'amore. Ascolta il tuo cuore e imparerai a vedere il mondo dal suo punto vista”
Verso la maratona di Roma, una sfida per 16mila
Oltre sedicimila podisti in arrivo da 115 Paesi: sono questi i numeri della ventiduesima edizione della Acea Maratona di Roma, in programma domenica 10 aprile. Gli italiani sono 9.251, gli iscritti di altre nazioni 7.513, per un totale di 16.764 podisti, 13.374 uomini e 3.390 donne. Alla Maratona, che inizierà e si concluderà su via dei Fori Imperiali, all’altezza del Foro di Traiano e del Campidoglio, partecipano 76 disabili. Gli italiani che correranno lungo i 42.195 chilometri del percorso provengono da tutte e venti le regioni e i comuni rappresentati sono 1.834. Il Lazio mantiene il primato degli iscritti con 3.615, dei
Esce oggi, e non è un pesce d’aprile, l primissimo racconto a pagamento della storia del progetto editoriale Aurora edizioni. Dopo un lungo lavoro di lettura, revisione, riscrittura e correzione, il racconto “nebbia”, scritto molti anni fa da Oddo De Santis, è finalmente una realtà digitale ed è pronto per essere scaricato e letto. “L’idea di base è semplice: un uomo esce di casa e si trova immerso in un paesaggio saturo di una nebbia fittissima. Questa nebbia gli impedisce non solo di vedere, ma anche di essere razionale, di pensare, di agire. Per me, il paesaggio onirico per eccellenza”.
L’Aquila, quei versi anonimi sui muri del centro
La salita che dallo stadio conduce alla Fontana Luminosa è diventata il bersaglio scelto di tanti artisti di strada che hanno portato all’Aquila colori e contenuti per ridar vita a frammenti metropolitani. Da qualche giorno a questa parte, accanto a quei murales che scandiscono i passi verso la città vecchia, sono comparse delle poesie brevi e anonime, contrassegnate solo da un codice dietro che nasconde le generalità del vero autore. Quei versi vagano per le strade liberi di appartenere a chiunque li voglia leggere, esprimendo ciascuna il proprio tema e la propria, personale, poetica. Parole che nel capoluogo assumono toni
#Motasemperteam tour 2016 – il video
Dalla maratona di Roma al triathlon olimpico di Cagliari, fino a Xterra Abruzzo sul lago di Scanno, passando per l’Ironman 70.3 di Pescara. Le nostre sfide del 2016. Il team: Fabrizio Dell’Isola (corsa), Paolo Guetti (bici), Francesco Museo (bici all’Ironman), Fabio Iuliano (nuoto).
“La strada davanti a noi può anche non essere dritta. Magari, davanti a noi possiamo trovare curve o buche, ma se camminiamo tutti insieme non perdiamo la fiducia”. Trenta secondi. Bastano trenta secondi per parlare agli amici di sempre, quelli che vengono a tanti concerti. Quelli che conoscono a memoria il primo album, ma che stanno imparando a conoscere il resto. Quelli su cui puoi contare a un certo punto della serata, quando l’atmosfera si stempera e il sangue si scalda. Basta scegliere il momento giusto, dopo che la stanza si è riempita di una miscela di suoni targati Miami
Strage a Bruxelles, la città simbolo dell’Ue, ora listata a lutto e sotto shock. Prima due kamikaze all’aeroporto, poi una bomba nella metropolitana all’ora di punta hanno seminato morte e paura colpendo il cuore dell’Europa. Il bilancio provvisorio degli attacchi, di cui l’Isis ha rivendicato la paternità, è di 34 morti e oltre 200 feriti, ma probabilmente è destinato a crescere per le condizioni gravi in cui versano alcune delle persone ricoverate in ben 25 ospedali della capitale. Al momento è stato possibile accertare che sono solo tre gli italiani rimasti coinvolti negli attentati, per fortuna in maniera non grave.
Stazione di Avezzano, mille storie su un binario
Un viavai di volti, parole, odori. Ogni giorno quello della stazione è un mondo veloce, sfocato, che passa davanti ai nostri occhi senza che sia possibile fermarlo e esaminarlo nei particolari: c’è sempre qualcosa che sfugge, dei passi frettolosi, un discorso colto a metà, un odore appena accennato e subito confuso tra gli altri. Eppure all’alba la stazione sembra un altro luogo: tutto è immobile, come sospeso nella luce quasi bianca del primo mattino, che rende sempre tutto così pulito. A rompere il silenzio soltanto i primi annunci dei treni, seguiti dopo qualche minuto dal loro sferragliare sui binari. Un’altra