La solitudine, le ingiurie della malattia e la consapevolezza di una relazione d’amore e d’arte ai titoli di coda. Quella stessa consapevolezza che spinse Eleonora Duse, ormai 46enne, a scrivere – tra il marzo e l’aprile del 1904 – delle lettere incandescenti a Gabriele D’Annunzio, anche per aver visto nascere un’opera senza poterla interpretare. Parliamo della “Figlia di Iorio”, uno dei capolavori di D’Annunzio, composto nell’estate del 1903, proprio mentre era in vacanza con l’attrice. Di fatto, alla scrittura dell’opera, la Duse prese parte attiva, accompagnando l’autore durante la stesura e divorando le pagine appena scritte come prima e unica

Nuova pubblicazione per Mariaester Graziano, scrittrice e insegnante abruzzese. Il romanzo, pubblicato da Tabula Fati, il romanzo verte sull’incontro di Marchesa, con un vissuto di ospedalizzazione psichiatrica, e Nennè, con un’esistenza ai margini della società. Il loro rapporto si articola sull’ambiguità tra realtà e visione, tra giochi di proiezioni reciproche e le cicatrici mappate sulla vita cruda dei due personaggi. La Marchesa dice: “I matti ripetono i gesti per riprendersi un’abitudine. Agiscono per moltiplicazione di un gesto, sottraendolo ad altri superflui. Arrivano così alla divisione di se stessi. Alcuni arrivano allo zero: immobili e taciturni. Qualche volta si scuce dalla labbra

Se si chiede a qualsiasi vocabolario di assegnare un significato al sostantivo di origine greca “apoftegma”, la risposta che ne deriva si avvicina a: “verdetto, sentenza o detto celebre” ed è entrato a far parte della memoria collettiva che poi costituisce la cultura classica. Se si chiede di trasporre questo concetto in musica a due come Claudio Gregori (Greg del duo Lillo & Greg) e Max Paiella, ne viene fuori uno spettacolo originale esilarante. Si parte da uno stornello che prende forme contenuti e nazionalità diverse: quello classico romano che si trasforma in farsa, fino ad approdare alla canzone tradizionale

Le prime due Romanze per violino e orchestra di Ludwig van Beethoven hanno inaugurato, mercoledì scorso, i Cantieri dell’Immaginario in una piazza Duomo tornata a ospitare spettacoli e concerti in una piccola cornice d’estate che si chiuderà con il concerto di Daniele Silvestri. Sul palco, il violinista Uto Ughi, straordinario talento musicale, insieme all’orchestra dell’Isa (Istituzione sinfonica abruzzese), guidata dal direttore artistico Ettore Pellegrino, Konzertmeister della serata. Un’esibizione applauditissima in cui ha trovato spazio il Concerto numero 5 – sempre per violino e orchestra – di Wolfgang Amadeus Mozart. Una serata che si è proposta come prima uscita pubblica per

Si chiama “Un fiore per Cami” la raccolta fondi attivata sul sito dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) da amiche, amici e famiglia di Camilla Pietropaoli, 31enne scomparsa all’Aquila lo scorso 4 luglio a causa di un tumore raro. La morte della giovane, nota come artista e artigiana – aveva un laboratorio di eco-design e produceva gioielli con materiale di riciclo – ha scosso nei giorni scorsi la comunità. Anche per questo è stato attivato un fondo di solidarietà in favore dell’Airc. Camilla Pietropaoli era molto seguita anche sul web, per la sua capacità narrativa nel racconto della sua

A Mary Poppins scenario: Che ansia il giorno prima della partenza. Quante cose da preparare. I nostri consigli per preparare velocemente la tua valigia meglio di come saprebbe fare la tata più famosa del mondo (lezione su lessico e comunicazione) Guarda su Rai Cultura – Travel Tips part 1 Tutti i passaggi che bisogna conoscere prima, dopo e durante il volo. “La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare”, cantava Jovanotti (lessico e grammatica con focus sulla formazione del plurale). Guarda su Rai Cultura – Travel Tips part 2  Un viaggio virtuale tra i cinque borough della

Ciao Ste’

Ci sono voluti giorni per capire cosa e come scrivere per dire qualcosa che mai avremmo voluto dire. Stefano non c’è più. Amava scrivere e descrivere le realtà che viveva, e come le viveva. Lo faceva anche attraverso il blog www.presente-mente.it che coordinava. Qui, su queste pagine, scriveva di salute mentale senza schemi o pudori. Il suo modo di combattere lo stigma subìto da tante persone che soffrono di disturbi psichici, proprio a partire dalle proprie esperienze personali di cui non aveva problemi a parlare. Se n’è andato davanti all’Oceano, a soli 47 anni. Stefano Ratini da anni si divideva tra

Il mondo della musica, del cinema, della cultura artistica a trecentosessanta gradi è adesso più vuoto. Scompare il maestro Ennio Morricone. Aveva 91 anni e alle spalle una lunga e straordinaria carriera che lo ha visto protagonista in musiche e colonne sonore per più di 500 film. Proprio nell’ultima parte di questa, una tra le sue gioie e soddisfazioni più grandi: l’Oscar per la “Migliore Colonna Sonora” conquistato con “The Hateful Eight” nel 2016, pellicola girata da Quentin Tarantino (successo bissato con il Golden Globe). Proprio Tarantino lo ha definito, in più di un’occasione, tra i più grandi di sempre, paragonandolo a Mozart o

Il giorno stesso in cui tornò a casa senza le gambe, Alex Zanardi volle sfidare suo nipote a nascondino. Prima si infilò nel caminetto. Poi avvicinò due sedie e ci si sdraiò sopra, coprendosi con un plaid. Infine, si mimetizzò dentro il portavivande. La sera, il nipote confidò alla madre: «Da grande voglio guidare una macchina da corsa e non avere le gambe come lo zio». Alex sostiene che, dei tanti complimenti che ha ricevuto, quello rimane per distacco il più bello. Il complimento di un bambino a un uomo che, per rinascere, ha saputo tornare bambino. Zanardi suscita meraviglia in chiunque, però