Addio a Ennio Morricone
7 Luglio 2020 Condividi

Addio a Ennio Morricone

Il mondo della musica, del cinema, della cultura artistica a trecentosessanta gradi è adesso più vuoto. Scompare il maestro Ennio Morricone. Aveva 91 anni e alle spalle una lunga e straordinaria carriera che lo ha visto protagonista in musiche e colonne sonore per più di 500 film. Proprio nell’ultima parte di questa, una tra le sue gioie e soddisfazioni più grandi: l’Oscar per la “Migliore Colonna Sonora” conquistato con “The Hateful Eight” nel 2016, pellicola girata da Quentin Tarantino (successo bissato con il Golden Globe).

Proprio Tarantino lo ha definito, in più di un’occasione, tra i più grandi di sempre, paragonandolo a Mozart o Beethoven. Morricone è stato autore di alcune tra le più belle e riconoscibili composizioni della storia del cinema. “Per un pugno di dollari”, “Il buono, il brutto e il cattivo”, “C’era una volta in America”, “Nuovo Cinema Paradiso”, giusto per citarne alcuni. Poco tempo, in forma condivisa con John Williams, aveva ricevuto il premio Principessa delle Asturie 2020 per le arti. Così la giuria: “fondamentale il suo lavoro per la creazione musicale per il cinema. Il suo talento ha impreziosito centinaia di film”.

Due premi Oscar, tre Grammy, quattro Golden Globe e un Leone d’oro vinti in carriera, 70 milioni di dischi venduti, concerti nelle più splendide location che si possano immaginare e un unico rimpianto, da lui stesso dichiarato: “Non aver potuto musicare Arancia Meccanica di Stanley Kubrick“. Morricone non poté girare il film perché ancora impegnato con Sergio Leone in “Giù la testa“. Così saltò una collaborazione che avrebbe avuto, anche col senno del poi, certamente, del clamoroso.

Oltre ai già citati, ha collaborato anche con altri mostri sacri della settima arte, fra cui Oliver Stone, John Carpenter, Brian De Palma. Nel 2007 l’Oscar alla carriera per “i suoi contributi magnifici all’arte della musica da film”. Nel 2016 gli è stata riconosciuta anche la stella sulla celebre Hollywood Walk Of Fame (la numero 2574) e nel dicembre 2017 l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croced dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, il secondo grado di ordine d’importanza. Impossibile conteggiare tutti i premi, le riconoscenze e onorificenze vinte dal Maestro. E’ stato tra i più grandi di tutti i tempi, e questo vale più di qualsiasi targa.

Indimenticabile il suo concerto all’Aquila nel 2009, in memoria delle vittime del terremoto. Morricone volle visitare la “zona rossa” della città. All’auditorium della Guardia di Finanza diresse le musiche di “Baarìa”, ”Mission”, “C’era una volta il West” e tante altre sue famose arie. Il grande compositore si commosse di fronte ai danni subiti dai luoghi storici della città e fece molte domande sulle condizioni in quel momento.