LUCKY LOSER
“Ho scritto la mia prima canzone a cinque anni e mezzo, si chiamava “Buccia di banana”. E non ricordo quale jazzista americano disse che, se con una canzone hai fatto sorridere qualcuno, non avrai vissuto invano. A me, fondamentalmente, qualche volta è successo”
“Your past is just a story. And once you realize this, it has no power over you – Il tuo passato è solo una storia. E una volta che te ne rendi conto, ascoltarla non ha alcun potere su di te”. In Invisible Monsters, Chuck Palahniuk sembra avere le idee chiare sul lasciare alle spalle, sul lasciare andare. Dal contesto biblico della distruzione di Sodoma e Gomorra, apprendiamo che che Lot e la sua famiglia furono invitati a uscire dalla città senza guardarsi indietro. La moglie di Lot si volse e diventò una statua di sale. La discografia di Roberto
Dedicated to Myself, ecco il secondo singolo
Empujó la puerta entreabierta y cayó en la trampa. No tenía por qué haber entrado. Fue la puerta entreabierta: nada más. Tan pronto como dio un paso adentro la puerta se cerró y ya no hubo salida. Secondo singolo del 2021 per il gruppo Yawp. Dopo Last Tango, è ora disponibile sui principali store digitali Dedicated to Myself, un brano il cui testo è liberamente ispirato a “La trampa” (La trappola) un racconto di Max Aub. Leggi anche: Last Tango, le geometrie improbabili del desiderio Una porta socchiusa, un corridoio e una stanza bianca circolare da cui è impossibile uscire. La canzone prova a dare
Eddie Vedder lancia Brother the Cloud, il terzo estratto dell’album Earthling, in uscita a febbraio. La canzone, che segue Long Way e The Haves recupera quell’energia propria del cantautore di Chicago pronto a partire per una tournee negli Usa insieme alla sua band, gli Earthlings (Glen Hansard, Chad Smith, Josh Klinghoffer, Chris Chanet, Andrew Watt). Il tour toccherà New York, Newark (nel New Jersey), Chicago, San Diego, Los Angeles e Seattle, tutti luoghi molto significativi per la vita e la carriera di Vedder. Leggi anche: La figura di Josh Klinghoffer Nel nuovo album ci sono delle collaborazioni importanti Stevie Wonder, Ringo Starr, Elton John. E ancora: gli stessi
Il docente e regista aquilano, Fabrizio Pompei, ha realizzato una serie di contributi per raccontare il lavoro di alcuni grandi nomi del teatro italiano. Di recente, per Rai Cultura, ha firmato uno speciale dedicato a Gianfranco De Bosio, regista, sceneggiatore, impresario teatrale, docente ed ex partigiano, è una figura decisamente importante nella storia del teatro italiano degli ultimi decenni. La biografia di De Bosio è ricca ed articolata, impossibile da racchiudere in poche righe. Basti qui ricordare che ha diretto il Teatro Stabile di Torino dal 1957 al 1968 ed è stato Sovrintendente dell’Ente Lirico Arena di Verona dal 1968 al 1970 e dal 1992 al 1998. Forse
“Fare Quasimodo? Una convocazione in Nazionale”
«Per me Notre Dame de Paris è un’avventura incredibile, fare parte del cast equivale a venire convocato in Nazionale». Usa metafore calcistiche, Giò Di Tonno, per spiegare l’entusiasmo di tornare in scena in quella che forse si attesta come opera popolare moderna più famosa al mondo. Uno spettacolo tra i più imponenti mai realizzati, che quest’anno celebra il ventennale dall’esordio sulle scene italiane, avvenuto per la prima volta in italiano. La versione francese debuttò solo quattro anni prima. Sul palco colleghi e amici di una vita, a partire da Lola Ponce nei panni di Esmeralda, personaggio contrapposto a Quasimodo, interpretato proprio dal
“Notre Dame de Paris”, forse l’opera popolare moderna più famosa al mondo e spettacolo tra i più imponenti mai realizzati, celebra quest’anno il ventennale dall’esordio sulle scene italiane, avvenuto per la prima volta in italiano il 14 marzo del 2002 al GranTeatro di Roma, costruito appositamente per l’occasione per volontà di David Zard. Leggi anche: l’intervista a Giò Di Tonno In occasione di un anniversario così importante, solo ed esclusivamente per il 2022 lo show avrà come protagonista l’intero cast originale del debutto, con il grande ritorno di Lola Ponce nei panni di Esmeralda. Insieme a lei, sul palco ci
Sarà trasmesso su Rai 5, giovedì 27 gennaio in prima serata, “Cronache dalla Shoah – Filastrocche della nera luce”, un percorso di riflessione sulla Giornata della memoria. Una produzione del TeatroZeta per la regia di Livio Galassi e testi di Giuseppe Manfridi, per un palco condiviso da Manuele Morgese e i musicisti Fabrizio Bosso (tromba) e Julian Oliver Mazzariello (pianoforte). Un’esecuzione polifonica, un “canto recitato” a più voci e a più personaggi, che vede Morgese calarsi nei panni di più personaggi testimoni e narratori dei terribili e drammatici episodi legati alla Shoah. La voce dell’attore, attraverso le “filastrocche di nera
Omicron, il nodo scuola / 3
«Oggi felice come Maria Antonietta prima della decapitazione». Sui social si scherza, si esagera, si esorcizzano le paure e si addomesticano le difficoltà. E frasi “rassicuranti” come questa compaiono tra le bacheche degli insegnanti, tornati a scuola dopo le vacanze di Natale, i due giorni extra di stop previsti dall’ordinanza regionale e le 24 ore di chiusura ulteriori per neve. Ieri la prima campanella, tra varie difficoltà, nel tentativo di sperimentare sul campo le parole pronunciate lunedì dal premier Draghi nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Ai ragazzi si chiede di stare a casa, poi fanno sport e vanno in pizzeria? Non
