“Una storia di lucida follia, tra teatro, musica e danza”. Si presenta così lo spettacolo Anche i Pink Floyd possono sbagliare, scritto e diretto da Alessandro Martorelli, prodotto da Teatranti Tra Tanti e Teatro Off, che andrà in scena nell’anfiteatro romano di Alba Fucens stasera. Uno spettacolo inserito nella rassegna di Festiv’Alba 2023. Quella di Lorenzo, protagonista della pièce, è una storia segnata dallo scontro reale con la società e co i suoi esasperanti meccanismi, che lo conduce in una spirale di emozioni negative, che sfoceranno poi in reazioni incontrollate fino ad allora solo immaginate. Una storia “orribile o piacevole,

Aumentano gli appuntamenti in cartellone nei mesi di agosto e settembre per l’ottava edizione della rassegna Paesaggi sonori, il festival di musica e paesaggio ambientato e diffuso nei teatri naturali d’Abruzzo. Domenica 6 agosto, alle 18, è in programma il concerto al tramonto della compositrice e sperimentatrice colombiana Lucrecia Dalt a 1.382 metri di altitudine a Piano di Fugno (L’Aquila) nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Lucrecia Dalt plasma con audacia e personalità le proprie canzoni, stilisticamente affini a son, bachata, rumba e bolero, ma ne rallenta le ritmiche, scomponendo la tradizione in fattori

“Sta destando curiosità la mia scelta di salire sul traliccio accanto al palco durante uno degli ultimi concerti, ma questa per me è una cosa normalissima che faccio da sempre”. Scherza Al Bano, raggiunto al telefono in vista del suo concerto di Roseto degli Abruzzi (Teramo) in programma domani, giovedì 3 agosto, nell’ambito della rassegna Emozioni in musica allo stadio Fonte dell’Olmo. Ieri, il via ufficiale alle 21.30 con Francesco Gabbani che porterà in Abruzzo il suo Ci vuole un fiore tour. Oggi sarà la volta della Premiata Forneria Marconi, quindi domani toccherà all’artista pugliese. Nel parlare, Al Bano – 80

L’immagine che resterà è quella della scalinata illuminata che collega la facciata della basilica di San Bernardino con il palcoscenico. È lì che L’Aquila ha ritrovato una scenografica cavea per gli spettacoli principali dell’edizione 2023 dei Cantieri dell’Immaginario. Un’edizione che si avvia a conclusione facendo registrare numeri importanti, ben oltre i diecimila dello scorso anno. Un cartellone di 36 appuntamenti tra musica, teatro e danza, dal 3 luglio al 5 agosto, anche all’Auditorium del Parco e al Ridotto del Teatro Comunale. Apertura con Ron e chiusura con Luca Barbarossa e lo scrittore Stefano Massini. In cartellone Alessandro Preziosi, Giorgio Pasotti,

Sport, musica, letteratura e gastronomia per raccogliere l’eredità di Gabriele D’Annunzio anche attraverso l’influenza che ha avuto sulla letteratura europea. Così nelle trasposizioni multimediali sino ad arrivare a intelligenza artificiale e metaverso perché “D’Annunzio non è solo un uomo del passato. La sua azione prosegue ancora e proseguirà per molto altro tempo attraverso dei canali di comunicazione innovativi con cui vogliamo confrontarci sin da subito”. Queste le parole del presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri, che proprio in questo luogo simbolico di Gardone Riviera (Brescia) ha fatto gli onori di casa, accogliendo una grande festa per i

No, non è un concerto come i tanti scanditi dall’agenda del tour Paola & Chiara per sempre – Estate. Quello di stasera a Francavilla, in piazza Sant’Alfonso (ore 21 con ingresso gratuito), si propone come un ritorno in Abruzzo, la terra di cui le sorelle Iezzi sono originarie. “Nostro papà è originario di Chieti”, amano ripetere, “poi da ragazzo si è trasferito a Milano, dove siamo nate e cresciute. Da queste parti abbiamo dei ricordi bellissimi”. Dopo il successo degli appuntamenti indoor di maggio con doppio sold-out al Fabrique di Milano e i due show romani all’Auditorium Conciliazione, il duo

“Facciamo musica al dente, non precotta”. Da buon pratolano, Franz Di Cioccio si trova a suo agio con le metafore enogastronomiche. Immagini che però sembrano un po’ irriverenti alla luce di oltre mezzo secolo di storia dei suoi Pfm, la band più celebre del progressive italiano. Nato a Pratola Peligna nel 1946, dopo aver trascorso l’infanzia nel paese natìo, insieme alla madre ha raggiunto il padre che lavorava a Milano e che suonava l’oboe. Crescendo in Lombardia è poi diventato batterista eclettico e frontman del gruppo che martedì 1 e mercoledì 2 si concede una due giorni in Abruzzo nell’ambito

“Quando Enrico che è un amico e un grande professionista, mi ha presentato La Notte dei Serpenti e mi ha spiegato di cosa si trattava, mi ha fatto solo che piacere accettare il suo invito. È qualcosa che non ho mai fatto”. Così Gianluca Grignani a poche ore dalla kermesse dedicata alla musica popolare abruzzese in programma questa sera allo Stadio del Mare di Pescara. A Grignani è stato chiesto di “dialettizzare” il pop, traducendo in dialetto alcune tra le canzoni che hanno lasciato un segno nella musica italiani. Al contrario, a Giusy Ferreri è arrivato l’invito a usare la

“Che ci abbiano invitati allo Sziget Festival di Budapest è clamoroso, altro che Sanremo! Prima però andremo a Castelbasso a gasarci quel tanto che serve per presentarci al meglio”. Da quando gli hanno comunicato che i suoi Extraliscio saranno nel cartellone della kermesse ungherese (la loro esibizione è prevista il 12 agosto), Mirco Mariani non sta nella pelle. Le ultime esibizioni con la band sono cariche di adrenalina anche in virtù delle aspettative riposte in quello ce è considerato tra i più grandi festival musicali europei. Anche per questo, l’appuntamento di domenica 30 luglio (ore 21.30) nel suggestivo borgo medievale