Una costituente civica in grado di portare avanti le istanze della parte della città che crede ancora «che si possa ricostruire in sicurezza e senza frodi», ma anche un consiglio comunale straordinario da convocare entro lo scadere dei 20 giorni dalle dimissioni di Massimo Cialente.

L’offerta base è stampata a caratteri cubitali, color giallo canarino su sfumature rosa: venti euro per trenta minuti di relax. Volantini, depliant e biglietti da visita che ti invitano a provare una nuova «promozione imperdibile». Siamo in una città d’Abruzzo. Uffici e negozi sono pieni, da un po’ di tempo, di questo tipo di annunci. ASCOLTA L’AUDIO

L’AQUILA. L’appuntamento era al tramonto, in piazza Duomo, ma tutti ieri pomeriggio avevano le orecchie tese aspettando che dal municipio trapelasse qualcosa dalla conferenza stampa convocata in contemporanea da Massimo Cialente. Così, la mobilitazione dal titolo #Dimettiamoli stava diventando qualcosa come «Il sindaco si dimetterà?». Poi, alle 17.50, ancora prima che la notizia del passo indietro venisse proclamata urbi et orbi da Villa Gioia, il giornalista Nello Avellani (NewsTown) – moderatore del dibattito – ha preso il microfono, annunciando la resa di Cialente e scatenando un applauso generale dentro e fuori il tendone di piazza Duomo, gremito come non succedeva

Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente esce di scena. Lo ha fatto a testa alta, riconoscendo che la sua presenza alla guida del Comune era diventata un ostacolo per la ricostruzione e per il futuro della città. Pochi giorni fa aveva detto che un uomo politico intelligente è tale se capisce qual è il momento giusto per fare scelte importanti. Lui ha capito di essere rimasto solo. Ieri pomeriggio, in una stanzetta piena di telecamere e giornalisti aveva intorno a sè quasi tutta la giunta comunale e molti esponenti politici. Ma in realtà al centro del palcoscenico Cialente è sembrato un

Gli scandali della ricostruzione post-sisma tornano alla ribalta sulle cronache nazionali. Si è parlato anche di questo in Spazio Tg1, l’approfondimento di Unomattina condotto da Paolo Di Giannantonio. Ospite in studio il giornalista Fabio Iuliano che ha parlato delle inchieste sulla ricostruzione, con particolare riferimento alle nuove indagini sulle tangenti post-sisma con otto indagati e quattro misure cautelari. – IL VIDEO TANGENTI: FOCUS SUL CENTRO ON LINE  Sul desk avevo lasciato aperto il tablet per leggere le generalità degli arrestati. Ma mi sono subito reso conto che al resto d’Italia un nome o l’altro non avrebbe fatto differenza. Per il

«Senza avere bene a cuore il tessuto sociale di questa città, a partire dalle giovani generazioni, non ha senso ricostruire». Il corridoio del pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore è certo un luogo insolito dove vedere l’arcivescovo Giuseppe Petrocchi interagire con la gente e dispensare pareri. Niente mozzetta, niente abito talare, al posto dello zucchetto un normale cappello. Di fatto, per monsignor Petrocchi non si tratta di una visita pastorale ma di controllo medico dopo una caduta. Un incidente domestico, fortunatamente non grave, che lo ha spinto a rivolgersi al presidio medico per un antidolorifico e un controllo.

Superi Ovindoli di qualche chilometro, alla volta di Rocca di Mezzo, e ti tuffi nei Piani di Pezza, una distesa enorme nel cuore del parco Sirente Velino. Ma quella che avrebbe dovuto accogliere il gotha degli sport invernali, dall’escursionismo allo sci da fondo, è rimasta un’area pressoché deserta, salvata dalle speculazioni edilizie solo dai vincoli paesaggistici imposti all’interno dei confini dell’area protetta. Quello stesso perimetro che la proposta di legge presentata dal consigliere forzista Luca Ricciuti voleva ritoccare. Un taglio di circa 3.300 ettari che allo stato attuale è stato congelato sulla spinta di una petizione di oltre 200mila firme:

L’Aquila, l’insegnamento del fabbro Tonino D’Andrea: tenete alta la testa  Settantadue anni alle spalle e quasi mezzo secolo speso tra troncatrici, frese e presse. Antonio D’Andrea è stato, nel corso del tempo, uno dei punti i riferimento tra gli artigiani all’Aquila. Esperto nella lavorazione del ferro e dell’alluminio ha fatto da chioccia a tanti giovani che si sono avvicinati a questo mestiere. «Non è stata una vita professionale facile la mia vita», racconta ora che ha appeso i ferri del mestiere al chiodo, «ma mi ha sempre sostenuto una fede in Dio che ho cercato di condividere con gli altri».

 Verrà pubblicato entro il 7 gennaio il bando definitivo per la realizzazione dei lavori allo Stadio di Acquasanta . Una serie di misure propedeutiche alla riconsegna dell’impianto,  una volta designato a essere il tempio del rugby ora destinato ad accompagnare la corsa dell’Aquila calcio in prima divisione. Circa 120 giorni, a detta del primo cittadino, Massimo Cialente, prima di vedere i tornelli girare.