PESCARA. Cappello, occhiali da sole e casco da motocicletta, per nascondere una pistola, con ogni probabilità giocattolo. Un giovane sulla trentina si è presentato così in una tabaccheria, minacciando la titolare al fine di farsi consegnare il denaro in cassa. Impaurita, tuttavia, la donna ha iniziato a urlare per richiamare l’attenzione dei passanti. Tanto, da mettere in fuga il giovane.

PESCARA. Si isolano dalla comitiva chiacchierando del più e del meno, ma vengono aggrediti e picchiati all’altezza di largo dei Frentani, nel cuore di Pescara Vecchia. Protagonisti due giovani pescaresi sulla ventina. Un episodio già di per sé grave, considerando che l’aggressione sarebbe avvenuta senza motivi apparenti. A destare maggiore preuccupazione, però, c’è il fatto che, una volta giunti al pronto soccorso per farsi medicare, i due giovani hanno trovato altre due persone che, a loro volta, hanno detto di aver subìto un’aggressione.

«Nuova Pescara, Grande Pescara… ma di che parliamo? Se andiamo di questo passo altro che play off, dobbiamo lottare per non retrocedere». Ti senti rispondere anche questo quando domandi in giro per il corso cosa ne pensa la gente della proposta di legge sulla “Nuova Pescara”, un progetto referendario, promosso – tra gli altri – dal consigliere regionale Carlo Costantini, che prevede la possibilità di scegliere sulla soppressione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, a beneficio di un unico asset amministrativo. Su questo referendum consultivo – ossia che non ha in sé forza di legge – saranno chiamati ad

Pista centrale gremita al Set action stage, disco club aquilano per un dj set di eccezione: a smistare i dischi c’era Deborah Anne Dyer, in arte Skin è la cantante inglese leader della band londinese Skunk Anansie che ha contribuito a formare nel 1994. Nelle sue  evoluzioni artistiche non poteva mancare il governo della «consolle». E così, sprigionare energia è diventato un fatto globale: non è solo voce, non è solo corpo, ma anche selezione di musica e personalissimo stile di missaggio. GUARDA IL VIDEO

Social media ma anche “tacco e suola” per un candidato alla poltrona di palazzo di città come Guerino Testa che prevede di spendere in negozi di calzature parte del budget a disposizione per la campagna elettorale: «Ho intenzione di consumare paia e paia di scarpe camminando in tutte le piazze di questa città», assicura, «perché è importante conoscere e parlare con la gente. E farlo di persona». Ma non sempre si può raggiungere tutti e subito.

Capita anche questo, alle 17 in punto di un anonimo pomeriggio: un post sulla messaggeria privata di Facebook – quella che di solito riservi al “cazzeggio” – attira la tua attenzione. Tra i faccini gialli sorridenti che l’amica ti propina ogni volta che le fai una battutina sul Messenger – forse più per educazione che altro – e le indicazioni dettagliate sulla prossima birra, nella chat dei colleghi di lavoro, spunta un viso ben noto: è quello del sindaco Luigi Albore Mascia solerte a ricordarti che «domani (oggi per chi legge ndr) alle 18.30 scatta l’appuntamento ufficiale con la città

Realtà virtuale. Quel terreno in cui i comportamenti sessuali si fanno ancora più espliciti, in quanto ci si sente protetti dallo schermo. Ma l’inganno, avvertono gli esperti, sta proprio tutto lì. «È fonte di riflessione», spiega la psicologa abruzzese Karen Cicolini, «la facilità con cui alcune ragazze per farsi accettare nel gruppo acconsentano ad alcuni comportamenti espliciti nella “rete web”

«Io e il mio ragazzo abbiamo iniziato a “strusciarci” nudi entrambi, ma lui aveva il preservativo». Oppure: «Ho avuto un rapporto completo col mio ragazzo, ma forse non lo è stato, tanto che sono ancora vergine e, soprattutto, non è durato neanche due minuti in quanto, rendendoci conto di ciò che stava succedendo, abbiamo deciso di fermare tutto». Dalle domande dei teenager – condivise on line attraverso piattaforme come DireGiovani.it – emergono curiosità e inconsapevolezza; spregiudicatezza e paura, in una dimensione con poche regole e quasi nessun punto di riferimento. L’INCHIESTA: SI ARRIVA ANCHE AL BONDAGE

Le mappe del centro storico assomigliano sempre più al tabellone del Monopoly, con i colori che variano per il indicare lo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri. Paolo Aielli, 55 anni, capo dell’Ufficio speciale della ricostruzione nel capoluogo, indica il numero crescente di aggregati in verde: quelli che hanno completato l’iter scandito dalla scheda parametrica e sono pronti a riaprire. E il verde, dopo anni di abbandono, inizia a farsi strada anche nell’asse centrale – la porzione di città che si estende lungo corso Vittorio Emanuele e dalla Fontana luminosa alla Villa – in un momento in cui gli