TRIESTE. Gli accordi distorti di Deep risuonano ancora nelle casse quando Eddie Vedder si avvicina al microfono. Non per cantare ma per leggere, in un italiano dalla strana pronuncia, poche parole annotate sul foglio. È il suo modo per condividere con il pubblico, giunto domenica a Trieste da mezza Europa per ascoltare i Pearl Jam, il dolore per la perdita di un amico. «È un momento molto duro per me, volevo bene a John», confida, «ero con lui quando ha fatto l’ultimo respiro. Vorrei che gli dedicassimo un coro, prima che il suo spirito voli via». Non ha bisogno di
#Pjtrieste scatti dal prato del Nereo Rocco
Immagini random del concerto dei Pearl Jam, a partire dall’attesa, fino alle note di Yellow Ledbetter
Il bilancio: in trentamila entusiasti allo stadio Rocco, gremito come non lo era mai stato, Eddie Vedder fa un brindisi dedicato alla città. Tre ore di musica trascinante senza risparmio di energia e di coinvolgimento
Pearl Jam, la superscaletta di Trieste
Quel sogno di stringere la mano a Eddie
Ecco l’articolo che il Piccolo di Trieste dedica all’omaggio di Mario Celli e alla scelta dei suoi amici di ricordarlo viaggiando a Trieste
C’è il maxischermo collegato ai Mondiali a scandire i tempi con il collegamela Russia di Capello che se la vede con il Belgio sull’erba del Maracana. Nell’inner circle si sta larghi, mentre il prato si riempie lentamente. Cancelli aperti a ridosso delle 16, un’ora prima circa dell’arrivo dei Pearl Jam. Sul parterre fan da tutta Italia e dai paesi più vicini dell’Europa dell’est: in tanti hanno preferito Trieste a Milano. Anche alcune simpatiche tifose brasiliane.
Ecco il video girato da ragazze italobrasiliane al concerto della band di Seattle con tanto di bandiera verdeoro
Daniele e Francesco due fan dei Pearl Jam, due appassionati di musi7ca. Due amici di Mario Celli, il giovane snowboardista morto a gennaio. Sono arrivati a Trieste per il concerto della band di Seattle anche per lui. Lasciandosi scorrere sotto i piedi un pezzo di Italia che i loro scatti (uniti a quelli di altri amici arrivati dall’Aquila) raccontano così.