(Fonte: Maria Pia Fusco/Repubblica.it)  Nelle televisioni italiane è vietato parlare di tv, vietato dire che c’è una connessione tra il capo del governo e quello che si vede sul piccolo schermo. La Rai ha rifiutato il trailer di Videocracy il film di Erik Gandini che ricostruisce i trent’anni di crescita dei canali Mediaset e del nostro sistema televisivo.

Al passaggio delle autorità spunta lo striscione dei comitati cittadini di Fabio Iuliano L’AQUILA. «Il nuovo miracolo italiano: 6 mesi nelle tende». Anche durante la Perdonanza i comitati cittadini non hanno rinunciato a contestare la gestione della fase del post-sisma, in relazione alle tendopoli e al progetto Case. Striscioni e fischi condivisi solo in parte dal pubblico del corteo, che non ha risparmiato applausi a vigili del fuoco e Protezione civile. Il mese scorso, durante una visita del premier Silvio Berlusconi, i comitati cittadini avevano provato, invano, a esporre uno striscione di protesta davanti la caserma di Coppito.

L’AQUILA – La processione per la festa religiosa della Perdonanza all’Aquila si è svolta in un clima di grande emozione, tra le lacrime per la distruzione provacata dal terremoto, le proteste e gli applausi nei confronti dell’operato del governo. Il corteo è stato applaudito dai cittadini dell’Aquila nel corso del tragitto e le ovazioni maggiori sono state riservate ai rappresentanti della protezione civile e dei vigili del fuoco.

Homelessness

Le metropoli Usa sconvolte dalla crisi dei mutui subprime. Un’intervista a Peter Marcuse e Neil Brenner.  (fonte: Il manifesto, 12 agosto 200) «I senzatetto non sono una falla del sistema, ma la condizione del suo funzionamento». Questa citazione, tratta da uno dei suoi libri, decora le pareti dell’ufficio newyorchese di Peter Marcuse, figlio del «filosofo del ’68» Herbert e professore di pianificazione urbana alla Columbia University. Oggi potremmo sostituire i senzatetto con le migliaia di americani che si trovano in mezzo a una strada in seguito alla crisi dei mutui. Cambiano le forme, ma non il meccanismo che regola il

di Filippo Tronca (fonte Abruzzo24ore.tv) Il sospetto c’era, ora a confermarlo è anche la Curia arcivecovile dell’Aquila, per voce di don Claudio Tracanna: Berlusconi è imperdonabile, e dunque per lui attraversare la Porta santa della Basilica di Collemaggio in occasione della Perdonanza celestiniana, al fine di ottenere l’indulgenza dai suoi peccati, è fatica sprecata, e non servirebbe nemmeno passarci e ripassarci più volte, indossando un rozzo saio, con il capo cosparso di cenere, scalzo e dunque senza doppi tacchi.

Mutui o non mutui

di Pina Lauria ” Ieri mi sono recata presso la mia banca ed ho chiesto notizie sulla sospensione della rata per un prestito ottenuto nel settembre del 2008. La mia richiesta scaturiva dalla necessità di avere spiegazioni in ordine all’ulteriore sospensione stabilita dal governo fino al 31 dicembre 2009. I funzionari della banca mi spiegavano che la sospensione dei pagamenti prevista dal decreto abruzzo fino al 31 luglio, comportava per me il pagamento di 473 euro di interessi e, se avessi deciso di usufruire della proroga della sospensione fino al 31 dicembre, l’ammontare totale degli interessi sarebbe stato di 1200

di Fabio Iuliano L’AQUILA. Dall’esigenza di razionalizzare le risorse – nella prospettiva di chiudere i campi a settembre – alle tensioni dovute alla convivenza forzata. Si fa sentire la stanchezza di quattro mesi passati in una tenda, specialmente per tutti quelli che hanno ripreso una vita lavorativa normale. Una sfida per i 20mila terremotati, sistemati nelle 138 tendopoli ancora attive nel cratere, tra l’escursione termica tra il giorno e la notte, le carenze igieniche, i controlli e le «ronde» notturne. Una realtà che i comitati cittadini tornano ancora una volta a denunciare.

Sono oltre quindicimila i moduli giunti al comune dell’Aquila per il censimento sul fabbisogno abitativo postterremoto. Tutti gli sfollati sono stati invitati a indicare la propria preferenza sull’alloggio da occupare, in attesa della ricostruzione. Uno di loro, tale Antonio Bernardini, ha preso carta e penna e ha scritto: «Villa Certosa, oppure palazzo Grazioli». Insomma, se non riuscite a ricostruire la mia casetta nel centro storico, se devo anche rinunciare al vulcano artificiale in Sardegna, fatemi provare almeno il lettone di Putin. «Non si tratta di una provocazione – ha spiegato più tardi Bernardini – ma di una richiesta legittima basata

Fonte: ilcapoluogo.it La rivista Gran Hotel -nel numero Anno LXIV N. 33- ha pubblicato il fotoromanzo in gran parte ambientato nella tendopoli “Globo”. “Una notte di Aprile” questo il fantasioso titolo della storia che ricalca lo stile classico Gran Hotel riprendendo la solita manciata di tòpoi passepartout : l’amore contrastato tra due giovani di diversa estrazione sociale –un giocoliere che vive in un camper e la figlia del top manager di un’importante azienda-, i padri dei ragazzi ai ferri corti e così via. La tragedia del terremoto appare come catartica: i due eterogenei genitori fanno pace e addirittura entrano insieme in