Jarno Trulli nelle terre del cratere
di Fabio Iuliano ’AQUILA. Corre con la tuta con il logo «Abruzzo nel cuore», ha raccolto migliaia di euro con una sottoscrizione per aiutare le popolazioni terremotate e ieri non ha resistito alla tentazione di andare tra la gente nelle tendopoli. Così Jarno Trulli, il pilota abruzzese di Formula 1 della Toyota, ha fatto visita al «cratere» per toccare con mano la difficile situazione dopo il sisma del 6 aprile scorso. «Da abruzzese», ha spiegato il pilota pescarese, appena arrivato alla scuola della guardia di finanza di Coppito, «ho pensato subito di fare qualcosa per i miei corregionali, sfruttando la
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“La mia prima notte a casa dopo il sisma” Dorme in un letto vero, poi la mattina al bar gratta e vince mille euro di Fabio Iuliano L’AQUILA. Il detto «aiutati che Dio ti aiuta» vale doppio nelle circostanze difficili del periodo post-sisma. Così l’a udacia di Michele Armenia, l’agente immobiliare tra i primi a dormire in casa dopo il sisma, è stata premiata con una vincita al Gratta e vinci “Milionario”. Mille euro e passa la paura. E pensare che il 54enne era andato al bar Battistelli solo perché non aveva la caffettiera. Lì ha deciso di comprare un
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Spettacolo con i Globetrotters L’AQUILA. Al campo di Piazza d’Armi arriva il sole di Harlem e ha la forma di un pallone da basket. Così il primo appuntamento sportivo in città, dopo il sisma del 6 aprile, si trasforma in una festa di colori scatenata dalle acrobazie dei Globetrotters. La più famosa formazione di basket al mondo ha regalato ai bambini della tendopoli più grande un’ora di basket d’eccezione.
IL LENTO RITORNO ALLA NORMALITA’
Rientri nelle case, come riattivare i servizi L’allaccio del gas metano e lo smaltimento dei rifiuti dentro e fuori le tendopoli di Fabio Iuliano L’AQUILA. Con i primi “nulla osta” del sindaco Massimo Cialente ai rientri nelle abitazioni, parte la corsa contro il tempo per ripristinare i servizi urbani essenziali. Primo fra tutti l’erogazione del gas, interrotto sin dalle prime ore dopo la disastrosa scossa di lunedì 6 aprile.
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QUERENCIA Mia madre raccontava la guerra rispolverando gli episodi più paradossalie noi bambini ridevamo insieme a lei. La fame, gli stenti, le bombe raccontate con il sorriso di chi non ha mai pensato di arrendersi. Questo mi è venuto in mente osservando quello che rimane di piazza S.Pietro. La splendida chiesa, leantiche case di pietra la mitica trattoria “Lincosta”. Quelli che sono stati per noi del Querencia il nostro guscio sono spariti come dopo un bombardamento. Lì ci siamo sentiti protetti, lì abbiamo fatto vivere tante iniziative insiemea tutti voi, la parte più bella più viva della città. Oggi lentamente,
La piccola città che non c’è più
di Fabio Iuliano L’AQUILA. Sono passati solo pochi giorni dalla notte di lunedì 6 aprile, ma per chi attraversa il centro storico sembra passato un secolo. Fino a sabato sera, complici le temperature primaverili, corso Vittorio Emanuele e corso Federico II brulicavano di gente che passeggiava. Ora per le strade quasi deserte si vede solo qualche vigile, un gruppo di guardie forestali e alcuni fotografi che girano tra le rovine muniti anche loro di elmetti in testa.
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L’AQUILA. I disabili non potranno rimanere nelle tendopoli in eterno. La denuncia parte dalle associazioni di volontariato cittadine che in questi giorni si rapportano a fatica con le varie organizzazioni di Croce Rossa e Protezione civile insediate nei 194 campi dell’Aquilano. Se è difficile a chiunque ritagliarsi un angolo di tranquillità quando si divide una tenda di pochi metri con altre sei o sette persone, la situazione è di gran lunga peggiore per chi ha difficoltà a muoversi liberamente, vedere, udire o comunicare.
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Basteranno 18 mesi per realizzare il nuovo campus universitario, ubicato su una superficie di circa 20 mila metri quadrati (di cui 11 mila utilizzabili per la costruzione) proprietà della Cassa di Risparmio dell’Aquila. La struttura, da costruire in zona Cansatessa, sarà composta da tre palazzine da quattro piani l’una che ospiteranno aule e uffici accademici e costituiranno un punto di riferimento per tutto il polo universitario di Coppito che è situato a poche centinaia di metri di distanza. Da definire le destinazioni finali delle aule delle palazzine. «Non ci siamo mai fermati – ha commentato il rettore dell’Aquila, Ferdinando di
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GAZEBO PER RACCOLTA FONDI IN CAMPANIA PER L’UNIVERSITA’ DELLA PREGHIERA Gazebo per la raccolta fondi saranno allestiti sabato e domenica dal Comune di Vico Equense, in piazza Umberto Il ricavato, insieme ad una consistente somma che l’ente metterà a disposizione, andrà all’Università della Preghiera dell’Aquila, comunità di recupero per devianze giovanili, gravemente danneggiata dal terremoto. La struttura retta da Padre Giuseppe De Gennaro, accoglieva circa 250 ragazzi. “Conosco personalmente il Padre De Gennaro, originario di Vico Equense – spiega il consigliere Giuseppe Aiello, – e so il grande lavoro che svolge. Perciò l’amministrazione ha pensato di contribuire alla ricostruzione della