Troppo spesso i social network ci fanno assistere a episodi di intolleranza, mancanza di rispetto per l’altro e quanto di peggio. Eppure, talvolta guardando in giro per la rete spunta che qualche storia che ti fa recuperare fiducia nel web 2.0 e, soprattutto, nel genere umano. “Questo annuncio potrebbe sembrare banale..ma ieri sera a Chieti Scalo nella zona bar Cipriani. ..ho smarrito un peluche di mia figlia di un anno da cui non si è mai separata…adesso da 24 ore piange disperatamente”. La storia in questione inizia così. Ora, di problemi nel mondo ce ne sono tanti, ma chiunque ha
Let's just keep on riding
#Ioleggoperché
“Se una società basata sul mito della produttività (e sulla realtà del profitto) ha bisogno di uomini a metà – fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti senza volontà – vuol dire che è fatta male e bisogna cambiarla. Per cambiarla, occorrono uomini creativi, che sappiano usare la loro immaginazione”. La fantasia al potere? Ebbene sì. “Tutti gli usi della parola a tutti. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo” (Gianni Rodari)
C’è un viaggio , il viaggio che tutti abbiamo nella mente, il viaggio della nostra vita quello a cui affidiamo il nostro cambiamento, il nostro futuro. C’é il viaggio che abbiamo nel cuore a cui affidiamo la nostra felicità . C’è un viaggio che non tutti sono disposti a fare per paura o perché si preferisce ingannarsi con l’idea del ” un giorno partirò vedrete”. C’è un viaggio che è una sfida ma non tutti sono eroi , perché è sempre più semplice tradire il proprio cuore che non seguirne i battiti. Ci sono lettere che raccontano viaggi, le trovi
#Ijf15 il web che prende forma a Perugia
Come raccontare le nuove schiavitù con un linguaggio giornalistico efficace e capace di sensibilizzare le persone verso temi complessi come la prostituzione, l’accattonaggio, lo sfruttamento del lavoro minorile e tanti altri tipi di prevaricazioni? Ci ha provato ieri l’associazione KirmiziLab di Pescara invitando a confrontarsi, in particolare su prostituzione e accattonaggio ossia due delle forme di sfruttamento più diffuse in Abruzzo, esperti del settore e giornalisti: è spetatto a loro il compito di raccontare la nuova tratta degli esseri umani in questi due fenomeni e lo hanno fatto attraverso web-inchieste, servizi di carta stampata, reportage fotografici e approfondimenti giornalistici. Il
“Ciao, che fai nella vita? Io mi annoio…”. Basta una semplice risposta, una battuta in più, e sei in trappola. La trappola online delle “camgirl”, le adescatrici via chat che in un battibaleno possono incastrare professionisti, studenti, pensionati. Ne sanno qualcosa, ad esempio, le vittime di recenti ricatti on line a Castel di Sangro o Valle Peligna (leggi l’articolo). IL VIDEO