Reportage d’autore sull’Abruzzo che cambia
Se nell’arco dello scorso anno le dinamiche di una città segnata dal sisma del 6 aprile e le risposte che i giovani aquilani erano riusciti a dare in questi anni avevano influenzato il lavoro degli allievi del Centro sperimentale di cinematografia, stavolta la lente degli studenti del corso di Reportage audiovisivo abbraccia l’intero territorio abruzzese. Una ricerca svolta nelle quattro province per rintracciare realtà produttive significative o innovative in una regione di forti tradizioni ma, allo stesso tempo, attraversata dalla necessità di doversi reinventare nella prospettiva di uno sviluppo socio-economico sostenibile. Nasce così “L’Abruzzo che cambia”, un contenitore di radio-documentari,
Onda di innovazione, le idee per ricostruire
Un rendering di Palazzo Margherita realizzato con una stampante 3D, il circuito di moneta alternativa Abrex, un incubatore per giovani professionisti: questi alcuni dei progetti e delle iniziative presentate durante l’ultimo appuntamento di “Onda d’innovazione – festival diffuso”. Testimonianze di un fermento e di una vivacità in grado non solo di segnare il territorio aquilano e l’Abruzzo ma di dialogare anche con realtà nazionali come Cinecittà Creative Hub. #Ondadinnovazione: i protagonisti https://t.co/wWjSnpsWiZ @mariacattini @santangelo_s @Abrexnet @GildaFalc @luca_rocci @Motasemper #startup — twtpolitica_l'aquila (@politicaaq) 1 gennaio 2017 Quasi 200 persone hanno partecipato a questo evento. In apertura il sindaco Massimo Cialente ha
Dopo la straordinaria esperienza del video mapping “Countdown”, che ha illuminato e animato la città di Pescara per le festività natalizie del 2015, proiezioni e light show tornano a illuminare il centro cittadino. “PescaraMapping”, Festival del Video mapping, è un evento ricco di emozionanti e spettacolari realizzazioni artistiche fatte di luci, suoni e colori. Il video mapping è una forma di realtà aumentata, una sovrapposizione di elementi virtuali alla percezione visiva del reale; è una tecnica di proiezione evoluta che trasforma qualsiasi superficie, come palazzo Arlecchino, in un display dinamico sul quale si creano animazioni, immagini, video e giochi di
Tra i mercatini danesi, alla scoperta dell’hygge
La luce. Guai a farla spegnere. Guai a farla mancare. Specialmente in alcuni periodi dell’anno. Specialmente in alcuni luoghi. Copenaghen e Malmö, da un lato all’altro del ponte di Øresund, la spettacolare infrastruttura stradale e ferroviaria, tramite tunnel e sopraelevata. Una specie di ponte che si tuffa nel mare. Luci di Natale da un lato all’altro, dalla Danimarca alla Svezia. Dai colori caldi sovrapposti al tramonto, ai bagliori filtrati dalla scacchiera delle persiane. Da fuori, puoi solo immaginare quell’atmosfera intima e romantica che solo il concerto di “hygge” sa dare, un concetto tanto danese che non si può tradurre. Parliamo
I Migrati: disabilità e immigrazione a confronto
Ho avuto la fortuna di vedere il docufilm “I migrati” anzitempo, prima per fare un articolo, poi per provare a tradurre i dialoghi e scrivere i sottotitoli in inglese a beneficio dei visitatori della biennale croata dove in questi mesi viene proiettato. Che dire… disabilità e immigrazione, due marginalità il cui confronto disegna confini inediti alla nostra percezione di realtà. Storie di coraggio in un momento in cui tante persone ci vorrebbero impauriti. Storie di gioia, gioia vera, malgrado i tanti motivi che ci vorrebbero tristi. Il vero spirito del Natale che non ha nulla a che vedere con le vetrine
Con la collaborazione della giornalista Lidia Tilotta, Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, ha raccolto in un volume, Lacrime di sale, una serie di testimonianze agghiaccianti sull’immigrazione nel Mediterraneo. Storie di povertà, violenza, ma anche di tragiche scelte “definitive” come quella di un padre che si trova a scegliere quale figlio salvare dal naufragio. Quasi tutti ricordano il naufragio del 3 ottobre 2013. Le trecentosessantotto vittime, le bare allineate nell’hangar dell’aeroporto di Lampedusa: morte a pochi metri dalla spiaggia, dalla salvezza, dalla nuova vita. Meno numerosi, invece, sono coloro che ricordano l’altro naufragio, accaduto l’11 ottobre, solo pochi giorni dopo. Perché, anche
Gli occhi di Federico García si chiudono mentre la Spagna sta vivendo una delle pagine più drammatiche del secolo scorso, la Guerra Civil. "Bisogna sognare, sventurato chi non sogna perché non vedrà mai la luce"
Federico y mi mundo, il ritmo che cambia
Dalle piccole aule di palazzo Camponeschi, alla sala Rivera in un mondo che esisteva fino al 6 aprile 2009. E c’erano state già le notti di Swansea, tra open mic, spettacoli teatrali (Bodas de Sangre al Taliesin art centre, realizzato con una produzione universitaria), lezioni in musica. Una volta mi trovai a suonare con una violista statunitense. E poi adesso, che c’è da portare in giro il libro New York Andalusia del Cemento, il racconto si evolve prendendo altre strade. Il mio piccolo mondo che cambia e si evolve.
Sabato 10 dicembre nella sede dell’Accademia svedese di Stoccolma si è tenuta la cerimonia di assegnazione dei premi Nobel, compreso quello per la letteratura, assegnato a Bob Dylan. Del Nobel a Dylan si è parlato moltissimo nelle ultime settimane, a causa dell’apparente assenza di entusiasmo con cui Dylan aveva inizialmente accolto il premio. Per diversi giorni non ha risposto alle telefonate e ai messaggi dell’Accademia svedese, e solo dopo un po’ ha ringraziato ufficialmente, dicendo però che non avrebbe partecipato alla cerimonia perché aveva già un impegno. Dylan ha mandato una lettera, letta durante la cerimonia da Azita Raji, ambasciatrice statunitense in Svezia (la