Le universitarie aquilane Francesca e Giulia Lollobrigida trascinano l’Italia dello speed skating (pattinaggio di velocità in pista lunga) conquistando un bronzo nell’inseguimento a squadre alle Universiadi invernali in Trentino. Si chiude con questo successo la partecipazione delle due sorelle capitoline, parenti alla lontana con l’attrice internazionale Gina e iscritte all’Aquila nella facoltà di Scienze Motorie.

Nei quarti di finale maschili, secca replica degli Stati Uniti nei confronti dell’Italia, che nel girone eliminatorio si erano concessi il lusso di superare la Nazionale a stelle e strisce con il risultato di 5 a 1.

Gli occhi di Sara Holmgren, giovane official della squadra di hockey svedese, dicono tutto: da una parte c’è la delusione per aver visto – nel giro di una partita – sprofondare la sua selezione nel lato sbagliato del tabellone, con la massima aspirazione di lottare nella finalina del nono posto: una specie di “coppa del nonno”.

In pochi, vedendo Luke Piggott sfrecciare sul ghiaccio di Cavalese, immaginerebbero che questo ragazzone di 25 anni passa otto o nove ore al giorno in un laboratorio dell’Università di Cardiff. Diffi cile, soprattutto, pensare che un curriculum scientifi cocome il suo – che vanta risultati innovativi nella ricerca contro il cancro al seno – possa conciliarsi con una carriera sportiva di tutto rispetto. Eppure, il capitano-portabandiera della Gran Bretagna alla Winter Universiade Trentino 2013, incarna perfettamente lo spirito della kermesse che riunisce i migliori atleti sul campo e nel campus.

C’è anche un po’ d’Abruzzo nella selezione azzurra alle Universiadi invernali in Trentino. Le sorelle capitoline Francesca e Giulia Lollobrigida sono tra le protagoniste nel pattinaggio di velocità sul ghiaccio (pista lunga) con le gare in corso a Baselga di Piné, all’Ice rink Piné. Entrambe studiano all’Aquila nella facoltà di Scienze Motorie. La più grande, Francesca, vanta successi internazionali nel pattinaggio a rotelle e ha già ottenuto la qualificazione per le prossime Olimpiadi invernali di Sochi, in Russia, a febbraio 2014. Tra un allenamento e l’altro trovano il tempo per fare un appello affinché la pista di pattinaggio dell’Aquila, che

 Vittoria agli shootouts per l’Ucraina 5-3 nell’ultimo match del gruppo C. Una partita non determinante per gli equilibri del girone di Cavalese, con i primi due posti già assegnati a Kazakistan e Canada. Bravi i nipponici nella prima parte della gara. Capitalizzando le indicazioni del coach Norio Sazuki, i giapponesi hanno rilanciato l’iniziativa sino all’inizio del terzo periodo. Di Otsu la prima rete poco dopo 10 minuti del prìmo periodo.

Lorena De Francesco esce dal rifugio Paion in mezzo alla neve in maniche corte, in barba ai 2.250 metri di altitudine e alla temperatura che sfiora lo zero. Con il suo abito tipico tra il trentino e l’altoatesino, che lascia scoperte le braccia e parte delle spalle, sfida la natura come se fosse la cosa più normale del mondo, con un sorriso radioso, e l’aria di chi la sa lunga sui segreti per sopportare il freddo, invita tutti a entrare nel suo rifugio, “a bere una grappa per sentire più caldo”.

«Ogni Universiade rappresenta un’esperienza a sé: e sono rimasto molto colpito da quello che ho visto sino a ora qui in Trentino». Visita inattesa del presidente della Federazione internazionale sport universitario, Claude Gallien, al palaghiaccio di Cavalese, in occasione del match di hockey sul ghiaccio tra Canada e Ucraina, finito 11-0 per i nordamericani.

Italia, Stati Uniti, Lettonia, Russia, Slovacchia, Kazakistan e Canada. Sono queste le nazionali già sicure di partecipare ai quarti di finale del torneo di hockey maschile alla Winter Universiade Trentino 2013: ne manca una, tra Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Ucraina e Giappone.