Torniamo molto volentieri a parlare della band fondata da Piero Pozzi (batteria), insieme a Fabio Iuliano (chitarra e voce), Stefano Millimaggi (chitarra e voce), Alessandra Chiarelli (violino), Ilaria De Angelis (baile e percussioni), a cui si sono aggiunti prima Alain Jackson Bizimana e poi Myrko Krueger Young (basso) e, in alcune produzioni, Francesca Soledad Catenacci (voce).

La notte che ci avvolge, la notte che ci accoglie, la notte che ci attira e che ci spaventa. La notte dalle geometrie improbabili, la notte dove tante cose sono possibili, nel che ci fa paura, ma che è l’unico

Esce questo weekend il videoclip di Last Tango, una canzone concepita a fine anni Novanta da Fabrizio Dell’Isola e Fabio Iuliano. Una notte che è la prima e che può essere l’ultima. Geometrie improbabili a definire i movimenti di un

L’ultimo brano presentato dalla rassegna settimanale di Radio Terapia è Last Tango, un brano di fine anni novanta che gli Y.A.W.P. presentano nel fine settimana con un video clip a produzione Morra!. Si parla anche di S.o.s. spettacoli e del

“La bellezza del creato è l’entrata del labirinto. L’imprudente che vi entra, dopo pochi passi non sarà più capace di ritrovare l’uscita”. Le parole di Simone Weil cercano una via di uscita tra i vicoli di uno dei labirinti fisici e metaforici

Il viaggio della quinta puntata di “Ticket to ride” ci porta nel sogno e parte dal miglior hotel possibile dove sognare: l’Hotel California degli Eagles  (1976). Una canzone che racconta il fascino della West Coast e mette in discussione l’utopia del Sogno

Qualche riga, scritta di getto da Todd Thomas Brown, all’indomani di “Niente di speciale”, l’evento che ha riempito di magia il borgo di Fontecchio tra musica, poesia, performance, arti grafiche. Cara Bella Fontecchiani, Buon lavoro! Grazie mille per aver partecipato

Due chitarre, un basso, una voce e una batteria per un mix di suoni alternativi qui declinati in acustico. Questi sono gli Y.A.W.P. che tornano dal vivo martedì 18 agosto ai Due Magi, locale diffuso che si affaccia in piazza

“Vogliamo riprendere da dove ci siamo fermati”. Se è vero che è ancora presto per parlare di concerti veri e propri, nulla vieta ai gestori di prevedere nelle serate un intrattenimento musicale all’aperto, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza

Organizzare un concerto evitando assembramenti: quella che dovrebbe essere la regola, cioè la presenza di centinaia o migliaia di spettatori sotto al palco, o anche semplicemente di poche decine, ora, invece, è l’eccezione. Anzi, per ora è pura utopia. L’emergenza