La collaborazione con Vanessa Gravina sulle parole di Gabriele D’Annunzio, Moby Dick – il capolavoro di Melville – rivisitato dal Teatro del Loto. Gli omaggi al Globe Theatre di Shakespeare e l’adattamento della Signorina Julie, la tragedia in un atto

Sul palco di Spazio Rimediato, in scena “Ossessivamente”, con Alberto Santucci e Barbara Bologna, musiche di Fabio Iuliano e degli Yawp, regia di Eugenio Incarnati. Lo spettacolo, nato da un’idea di Barbara Bologna, è liberamente tratto dai libri “Lithium 48” (Aurora edizioni) di Fabio Iuliano e “Diario

Due anni fa, quando la notizia di un nuovo spazio culturale allestito nel centro storico arrivò alle redazioni delle testate cittadine, in pochi avrebbero scommesso in una programmazione stagionale così generosa, eterogenea e duratura, specie in un momento in cui

di Giuseppe Tomei – Esistono dei non luoghi, degli spazi in apparenza vuoti che non sono quasi mai baciati dall’attenzione e dall’ascolto comune. Delle intercapedini dell’essere che non appartengono al vivere quotidiano, che ogni tanto si agitano per attirare i

La vedi in tv e a teatro, magari mentre incarna uno a uno i principali personaggi femminili dello spettacolo tratto da “Il mio nome è Nessuno, l’Ulisse” di Valerio Massimo Manfredi. Nelle vesti di Circe, nei sensi di Calipso o

«Quando non si è prigionieri delle proprie menzogne anche in galera si può essere liberi». Una consapevolezza che accompagna le iniziative sull’evoluzione dei trattamenti psichiatrici nel corso degli anni. Si inserisce in questo contesto l’edizione 2017 della manifestazione “… E

Sono 60 giovani attori capaci di coinvolgere e fare emozionare, nella vita sono studenti, qualcuno di loro forse intraprenderà la strada del teatro; per qualcun altro l’esperienza della recitazione si fermerà qui. Ma a tutti i protagonisti della compagnia della

I suoni del tramonto e i colori della notte. Cultura, incontri e convivialità in uno scenario naturale e unico. Da domani a domenica torna la magia del Peltuinum Theater Fest, che si terrà nell’area archeologica di Prata d’Ansidonia. Il festival,

Un imprenditore, un uomo, un padre. Tradito dallo Stato, ma anche dalla sua stessa vocazione. Ombre, fantasmi, sogni, paure che riempiono la sala conferenze della sua azienda sull’orlo del fallimento. Una vicenda che fa i conti con le maschere sociali

Teatro, recitazione innanzitutto, ma anche scrittura creativa, musica, improvvisazione. Tutto questo in 120 metri quadrati, un singolo locale diviso con tendaggi fonoassorbenti, all’interno del quale verrà allestito un palcoscenico. La creatività di due associazioni giovanili “Ricordo” ed “Est Est” riporta