«Qui in città abbiamo realizzato dei concerti importanti ma, come Solisti Aquilani, siamo ben più interessati a portare il nome dell’Aquila in giro per il mondo». E di esperienza professionale, in campo internazionale, Fabrizio De Agostini ne ha da vendere.

La donna vestita di bianco al centro della scena apre gli occhi più volte, ora tra le montagne, in un luogo sperduto “in mezzo al nulla”, ora in una stanza di notte. L’orario visualizzato dallo smartphone è sempre e solo

Radio Cerrano web, nata dalla passione di un gruppo di amici, che ha condiviso il periodo delle prime radio libere italiane, è una radio senza fini di lucro, che propone e intende promuovere Musica in Copyleft (Creative Commons License). Radio

Con “L’animale femmina” (Einaudi), il suo romanzo d’esordio, ha lasciato un segno nel panorama letterario nazionale, affrontando complesse dinamiche interpersonali con una scrittura elegante e curata. Emanuela Canepa, vincitrice del premio Calvino 2017 proprio grazie a questo volume, è all’Aquila

“Quanti cinema ci sono all’Aquila?”. Qualche tempo fa, il regista Roberto Andò, ospite all’Aquila di un appuntamento del Festival dei festival, si presentò al palazzetto dei Nobili con questa domanda. Niente di che, una domanda qualsiasi tanto per fare due chiacchiere

La scommessa era bella impegnativa: scegliere uno come Giacomo Leopardi come testimonial della gioia di essere al mondo, quella luce dell’esistenza che ha cercato nelle storie di “La vita che si ama” (Einaudi), l’ultimo volume che, circa due anni fa,

“Quanti cinema ci sono all’Aquila?”, neanche il tempo di entrare al Palazzetto dei Nobili, come ospite del ciclo di incontri “Dialoghi sul cinema” del Festival dei festival, che Roberto Andò spiazza i suoi interlocutori con una domanda che, involontariamente, costringe

«Che mondo sarà nel 4038 e cosa sarà stato di noi? Cosa ne sarà dei sentimenti spontanei, dei sussulti del cuore, più in generale, dei rapporti umani?». La penna di Viola Di Grado, attraverso il suo romanzo “Bambini di ferro”,

La cifra stilistica di Paolo Genovese regista di film come “Perfetti sconosciuti” o “The Place” non è la stessa del Paolo Genovese scrittore: un romanzo come “Il primo giorno della mia vita” (Einaudi) ha un tessuto narrativo diverso da quello

Cappello con visiera, pantaloni sportivi e camicia fuori, Ted Neeley fa quattro passi nell’anello del Forte spagnolo in attesa che finiscano di allestire i palchi della Perdonanza. Ha una bottiglietta d’acqua in mano, ti assicura di essere in grado di