La 24esima puntata di “Ticket to Ride – Canzoni in viaggio” ci porta a Roma. Roma, che è la “Capoccia der monno ‘nfame”, che è la grande bellezza e insieme è la puzza di gente, come canta Motta nella canzone

Pochi accordi per pochi euro: questa storia parte così. Joseph passa le giornate tra le strade di Napoli a dispensare canzoni e sorrisi fino a quando un balordo (come altro potresti chiamare chi ha aggredito gratuitamente questo giovane?) non decide di dar

«Tu sei felice?». «No io solo un povero clown». Ironia, spiazzanti soluzioni sceniche, battute e musica nel nuovo appuntamento in tv dell’iniziativa “L’arte non si ferma”, a cura del Teatro Stabile d’Abruzzo. Una puntata che andrà in onda giovedì 18 marzo alle

Per la 22esima puntata di “Ticket To Ride, canzoni in viaggio” abbiamo scelto di fermarci nelle periferie. Lo abbiamo fatto chiedendo in prestito quel mitico furgone bianco che accompagnava i Modena City Ramblers nelle piazze di tutta Italia. “Non c’è niente da

«Sento che vi domandate: cosa vuol dire essere un colore? Il colore è il tocco dell’occhio, la musica dei sordi, un grido nel buio.» (Orhan Pamuk). Il viaggio tra i colori della 21esima puntata di Ticket to ride si apre

Si parla di teatro, della riapertura delle sale, del lavoro di attori e tecnici, delle possibilità di rinascita del settore al Festival di Sanremo. Grazie al direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo Giorgio Pasotti, infatti, sono ospiti di Casa Sanremo direttori di teatro, rappresentanti

Sette giorni di cultura, spettacoli e intrattenimento con The Walk of Fame Week. Si parla di Rt Radio Terapia e delle etichette indipendenti in contrapposizione alla carovana di Sanremo. Si parla delle nuove uscite discografiche con No Lodo e Battista.

La parola notte deriva dal latino “Nox” (“Nyx” in greco) che a sua volta deriva dal sanscrito “Nac”, che vuol dire “tempo nel quale sparisce la luce”. Ed è questo il tempo della 19esima puntata di “Ticket to Ride –

“Tornare a Sanremo non ha mai avuto per me un significato più profondo, non è solo la gioia di tornare su quel palcoscenico, in quel contesto così importante per la musica e per il mio lavoro”. Con queste parole Francesco Renga annuncia la

“La bellezza del creato è l’entrata del labirinto. L’imprudente che vi entra, dopo pochi passi non sarà più capace di ritrovare l’uscita”. Le parole di Simone Weil cercano una via di uscita tra i vicoli di uno dei labirinti fisici e metaforici