Sono stati stanziati i fondi per l’adeguamento e messa a norma per la riapertura al pubblico dell’Auditorium Florio della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza. Lo rende noto una comunicazione ufficiale del corpo. A tal proposito, è stato
L’Aquila, istituto d’Arte: macerie del passato
L’omaggio al Rococò di Luigi Vanvitelli tra cinema, storia e bazar a decorare i confini della Reggia di Caserta, trasformando per qualche settimana la Versailles italiana in un’icona post-moderna. La vignetta di Giannelli descrive le dinamiche tra la Cgil e
Striscioni, cartelli, fasce tricolore e bandiere neroverdi. L’Aquila risponde compatta alla mobilitazione convocata per dire no alla restituzione delle tasse sospese a imprese e protagonisti nelle aree colpite dal terremoto del sei aprile 2009. La richiesta arriva dalla Commissione europea
Onna, nove anni dopo: giornalisti a confronto
«Le macerie che fanno da sfondo alla nona primavera post-sisma hanno seppellito il nostro passato e parte del nostro futuro». Tocca a Margherita Nardecchia Marzolo, presidente della Onna Onlus, affiancare il giornalista del Centro Giustino Parisse nel fare gli onori di casa. Nel giorno
L’Aquila, cinquecento ritratti per r-esistere
“Life”. Vita. Attimi, smorfie del viso, ricordi, parole che scivolano dal silenzio. Oggetti. Ben cinquecento. Ognuno a raccontare una passione, un progetto, oppure solo la voglia di guardare avanti, oltre quella notte. «Sei aprile 2009, una data che ha cambiato
Sei aprile 2009-2018
Ritrovarsi nel silenzio. In una notte che è di tutti. Perché, a nove anni da quella scossa maledetta, chi è rimasto sa bene che ogni giorno c’è da riscoprire insieme la voglia di guardare avanti. «Molti di noi portano dentro un
Le transenne in cemento, poste come misura anti-terrorismo, costringono a fare a piedi qualche metro in più rispetto alle scorse edizioni. Per raggiungere San Bernardino, punto di partenza e arrivo della processione del Venerdì Santo, passi attraverso strade che a
L’Aquila, nei container-ghetto si dorme in sette
L’ultima storia raccolta nel libro fotografico “Le mani della città” non ha un nome né un volto. O meglio, il nome e il volto appartengono a tutti quegli operai le cui ossa fanno le spese di un contesto socio-economico legato
Dall’Aquila al Cairo: le mani aperte di Fawzy
«Devo credere in tutti i libri, il Vangelo, la Bibbia, il Corano. Devo credere in tutto quello che è venuto prima del Profeta. Credo in Maria, e credo in Gesù. La religione è come una regola per la vita, qualcosa
Martin, L’Africa e il sogno di guidare un bus
Il Benin è uno dei Paesi più poveri dell’Africa, poco conosciuto. Martin viene da lì e lavora nei cantieri della ricostruzione post-sisma. La sua storia è raccontata nel libro “Le mani della città” di Claudia Pajewski. Il libro è stato presentato