Costi esorbitanti, sprechi milionari – parliamo di un affare da un miliardo e 50 milioni di euro – danno urbanistico, piloni marci, balconi che cadono: eppure, una risposta logistica senza precedenti al terremoto dell’Aquila. Un sistema, quello del progetto Case

No, non te la cavi con un giochino in legno dalle farfalle colorate, posto al centro della sala riservata ai bambini in attesa del servizio e vaccinazioni. Non te la cavi quando c’è da fare i conti con almeno un’ora

«Senza cultura la terra trema: non per quello che si muove sotto, ma per quello che c’è sopra». Uno come Paolo Fresu non ha bisogno di trovare particolari argomentazioni nel presentare il ritorno del grande jazz sulle strade dell’Aquila, in un evento

Sbarca oggi all’Aquila la carovana del jazz con un appuntamento che passa più per i… piedi che per le mani dei musicisti: la partita del cuore, nello stadio Gran Sasso d’Italia “Italo Acconcia”. Calcio d’inizio alle 12 affidato a Enrico

Mastru Peppe Pazzò, Renato Spasimante, Peppino Galeota, Libero… sono solo alcuni dei personaggi caratteristici dell’Aquila de ‘na ‘ote, attori e comparse della città che era tra piazza Duomo e dintorni. Personaggi che l’avvocato Antonello Carbonara, già presidente dell’Ordine professionale, ha

Il freddo deve aver fatto selezione. Se al momento del “video-show” – la suggestiva realtà aumentata delle immagini proiettate sulla facciata della cattedrale a ridosso della mezzanotte – la piazza era ancora piena di gente entusiasta e felice di salutare

«Ti lascio perché…». Quella delle case equivalenti, analizzata nell’anno settimo dal terremoto, a riflettori e polveri abbassati, è una classica storia all’italiana. Una sorta di esodo autorizzato nel post-sisma, che soltanto nelle pieghe degli elenchi pubblici che il Centro ha

Curva nord e curva sud. Da una parte gli “aficionados” a caccia di selfie. Dall’altra le contestazioni al passaggio sul corso. All’Aquila, così come a Paganica, la presenza di Matteo Salvini non è passata certo inosservata. Una visita cercata e

La salita che dallo stadio conduce alla Fontana Luminosa è diventata il bersaglio scelto di tanti artisti di strada che hanno portato all’Aquila colori e contenuti per ridar vita a frammenti metropolitani. Da qualche giorno a questa parte, accanto a

C’era una volta un sogno. Quello di riempire uno spicchio di città di studenti che fanno sport, sposando quella filosofia che per anni ha accarezzato il movimento sportivo internazionale universitario. Non solo gare di alto livello, ma anche allenamenti e