Diciassette delegazioni, oltre 650 accreditati tra atleti e accompagnatori, pronti a dare il meglio tra le nevi dell’Aquilano, in uno dei comprensori a sud d’Europa. Manca ormai poco ai campionati mondiali studenteschi di sci, in programma dal 21 al 27 febbraio,
La magia di J-Ax riscalda i giovani dell’Aquila
È da poco passata la mezzanotte quando l’auto che accompagna J-Ax si presenta alle porte del Bliss. Manager, tecnici del suono e una scorta minima precedono il “rapper atipico” che entra nel Bliss vestito come uno dei Blues Brothers, ma
La giornata volge al termine e l’insegnante di biologia chiama una ragazza alla lavagna per mettere a fuoco alcuni concetti. Pochi istanti, prima che un tonfo improvviso richiami l’attenzione di tutti: un giovane è a terra e ha perso i
Tra gli eroi del touch, il rugby senza botte
«Così non va… non potete prendervela con gli altri, non potete cercare sempre l’alibi: una volta l’arbitro, una volta gli avversari… sono tutte scuse». Rugbista di vecchio corso e tecnico della palla ovale, Mario Di Giovanni non vuole sentire ragioni
Le scuole in Abruzzo diventano sempre più social
Avete mai provato a cercare sul sito di una scuola superiore informazioni di base – come ad esempio il numero di telefono e l’indirizzo dell’istituto – senza perdervi fra una giungla di progetti didattici, sigle e scioglilingua comprensibili solo a
L’Aquila inizia il nuovo anno nel segno di un gemellaggio inedito. Lunedì 4 e martedì 5 gennaio, l’Auditorium del Parco del Castello ospiterà il primo appuntamento nazionale dedicato alla comunità russa residente in Italia: il “Russia day”. «L’obiettivo principale di
Trapianti, a Roma la speranza per il fegato
Quando viene diagnosticata una grave insufficienza epatica, tale da costringere al trapianto, uno dei punti di riferimento per l’Italia centrale è stato il Policlinico Umberto I di Roma che ospita uno dei centri di eccellenza a livello nazionale. Fino a poco
“Un trapianto di rene per tornare a vivere”
Quattro ore al giorno attaccati a una macchina. Un giorno sì e un giorno no. «Tutti i dializzati vanno di sicuro in Paradiso, perché la loro parte di Inferno l’hanno già avuta qui». E Maurizio Videtta non parla per sentito dire.