Sulle Tracce del Drago è un format sul Medioevo e il fantastico, ideato e organizzato negli anni Novanta da Salvatore Santangelo e con diverse edizioni all’attivo (ben 6), tutte svoltesi durante la Perdonanza Celestiniana. La manifestazione torna dopo anni di

Cercare nello sport le risposte alle difficoltà del quotidiano. Ai sacrifici che ogni giorno la vita chiede a un ragazzo  come lui. Per questo, da tempo, ha montato e smontato la sua carrozzina per macinare chilometri a bordo di autobus,

Riscoprire le origini della città e di tutta l’Europa attraverso il fantasy, i giochi di ruolo e il fumetto d’autore. Un gioco dell’integrazione che prende forma con questo spirito la tre giorni “Sulle tracce del drago”, promossa dall’associazione L’Aquila che

ROMA. Un anno fa, i colori e le forme degli artisti di strada avevano invaso le strade dell’Aquila in una strana anteprima del Ferrara Buskers Festival. Tra i promotori di quell’iniziativa c’era il ministro dei beni Culturali, Dario Franceschini. Lo

Helias è un bimbo di 3-4 anni, ha i capelli lunghi e le treccine  bionde che sembra quasi una femminuccia.  Viene da Torino come sua madre. Stamattina stava sulla spiaggia a giocare tranquillo. A un certo punto scoppia a piangere: aveva un sasso

Sul palco per i diritti sociali e sui social per le libertà individuali. Un’estate addosso… per difendere una parte di versante teramano dal grande fosso”. Giovane psicoterapeuta, impegnata in varie attività di volontariato, Elisa Francavillesi, 34 anni, è guadagnata un

Cappello bianco, t-shirt di ordinanza, Cody Lockwood si affaccia timidamente sul nuovo skatepark nel giorno dell’inaugurazione. Avrebbe tutto il diritto di solcare la scena: non è solamente uno skater di fama internazionale, ma è arrivato da quel di Portland (Oregon)

L’acqua fluida del porto di Giulianova si riflette negli occhi di una ragazza in camice bianco davanti al mercato ittico. Occhi azzurri fragili che si fanno strada tra i pescatori riuniti a contrattare il prezzo di seppie, sogliole e “stracciavocc’”.

Si fa chiamare Papi, perché il suo nome sarebbe troppo complicato da dire e da scrivere da queste parti. «Mica vorrai vedere i documenti?», chiede sorridendo a chi vuole saperne di più. Il pizzetto lo fa assomigliare a Ben Harper,

Da una parte, un delfino bianco con scritto Lina. Dal lato opposto, un altro delfino – contrapposto in modo identico e speculare – con scritto Marcello. Lo stemma biancazzurro al centro del box e una sciarpa su una delle pareti