È stato rimosso “Mafia sucks” (la mafia fa schifo), il poster della street artist Laika, affisso a pochi metri dal carcere in località Costarelle di Preturo (L’Aquila) dove è rinchiuso Matteo Messina Denaro. Ignote le ragioni della rimozione del poster

Da ieri non è più su questa terra Antonio D’Andrea. Per tutti Tonino. Per me zio Tonino. A Dio zio, se c’è qualcuno per cui vale la pena usare questa espressione quello sei tu. Per la tua fede (dura come

Le comunità energetiche a L’Aquila “possono fare da start up di un modello che parte dalla base. Le comunità energetiche rappresentano il modo e il tentativo per diffondere e liberalizzare i produttori. Puntiamo ad avere migliaia di produttori, e avere centinaia di

“Una grottesca presa in giro di ciò che significa essere umani”. Questo il parere di Nick Cave, musicista e compositore, su una canzone scritta dal software di intelligenza artificiale Chat Gpt – al centro da settimane di un dibattito tra

«Strade compie 15 anni ed è una vivace adolescente che si relaziona con il mondo con uno sguardo attento e curioso». Così Giancarlo Gentilucci, direttore artistico della rassegna teatrale aquilana ne presenta il ritorno, da fine gennaio a metà marzo,

Sessant’anni compiuti il 1° gennaio e oltre 700 chilometri da percorrere in giornata per raggiungere Sanremo. In auto, non di corsa, come nello spot che vede protagonisti Amadeus e Gianni Morandi. Anche quest’anno, Leonardo De Amicis ricopre il ruolo di

Tra gli annunci di vendite immobiliari dell’agenzia Re/Max spicca quello relativo all’edificio che attualmente ospita il cinema Movieplex in via Leonardo Da Vinci. Una proposta da 5,8 milioni di euro il cui acquisto potrebbe mettere a rischio l’attività del multisala,

Un ritmo inconfondibile battuto da mani e piedi all’unisono con un approccio relativamente facile, che coinvolge la platea. Una strofa trascinante e un ritornello rimasto nella storia del rock. Se non altro per quel futuro intenzionale espresso con “will” per

“Un grande romanzo di piacevole lettura e un concentrato di personaggi unici. Gabriele Lucci racconta il bisogno di far pace con le proprie radici, attraverso un ironico bilancio generazionale ricco di suspense. Riapre le ferite della protagonista e del rapporto

Era la primavera del 2016, quando il direttore del giornale per il quale al tempo lavoravo mi chiamò per dirmi che in città si trovava Enrico Ruggeri, reduce da un’ospitata in un centro commerciale. Mi vestii rapidamente, corsi in macchina e