Vipra, Gazzelle e Aiello. Questo il tridente d’attacco per l’ultima giornata del Pinewood Festival, la rassegna indie nata tre anni, in programma anche stasera al parco ex Reiss Romoli. Un’offerta artistica concepita per sostenere la rinascita del tessuto socio-culturale, attraverso

Penultimo giorno del festival di Pinewood, la kermesse di musica indipendente dell’Aquila nel parco dell’ex Reiss Romoli. Tra i protagonisti del palco principale See Maw, musicista e producer a tutto tondo, che scrive e produce in piena autonomia i propri

i intitola “È sempre domenica” il nuovo romanzo di Mariaester Graziano, pubblicato da Eccetera edizioni. Un uomo rintraccia la sua memoria mentre sua madre sta perdendo per sempre la sua. Due percorsi inversi che li porteranno a incontrarsi in un tempo dilazionato “un sempre

Il festival di Pinewood dell’Aquila si propone come una commistione di generi che esplorano il panorama indie nello Stivale. Con cinque dischi all’attivo, una partecipazione al Festival di Sanremo e un album che ha debuttato nella top 5 dei dischi

Un assaggio, durante il weekend jazz, il pubblico lo ha avuto con le performance di Virgilio Sieni. Ora la città si prepara per una quattro giorni tra arte, teatro, musica e danza che renderanno L’Aquila un laboratorio urbano di creatività

Entra nel vivo, il Pinewood festival, appuntamento per eccellenza per la musica indie in programma al parco ex Reiss Romoli dell’Aquila fino a domenica. In scena artisti come Frah Quintale, Aiello, Tutti Fenomeni, Bnkr44, Vipra e Gazzelle, tra gli altri.

“Di là, dopo sei giorni e sette notti, l’uomo arriva a Zobeide città bianca, ben esposta alla luna, con vie che girano su sé stesse come in un gomitolo, dopo sei giorni e sette notti, l’uomo arriva a Zobeide città

“Siamo fatti di cuore e di strada, una strada che non finisce mai. Però credetemi, questa non è una brutta notizia”. Dal palco del teatro del perdono, allestito all’Aquila, davanti alla basilica di Collemaggio, Simone Cristicchi descrive un viaggio chimerico

Le corde vocali di Federica Di Stefano accarezzano le note di Beautiful that way, il motivo principale scelto da Roberto Benigni per “La vita è bella”. Una scelta forse insolita per un rito funebre, ma che inconsapevolmente intercetta le parole di don Alessandro Benzi nell’ultimo saluto

“È molto emozionante per noi artisti tornare in scena dopo tanto tempo. Portiamo sul palco tanta voglia di ripartire che rappresenta una scelta ben precisa: quella di portare attraverso la musica la serenità di cui tutti abbiamo bisogno”.  Cinquantasette anni