C’è una foto di Francesco Colantoni, dal titolo “L’Aquila in ricostruzione”, che rimbalza da una bacheca all’altra di Facebook in queste ore. La si trova, facilmente digitando l’hashtag #Abruzzoesto ideato come omaggio alla nostra regione, partendo dal punto di vista sociale
Lithium 48, intervista radio per Musik Leaks
Carlos Mandia intervista per Musik Leaks Fabio Iuliano, l’autore di Lithium 48, il racconto – basato su una storia vera – ambientato a Parigi. Sono tanti gli spunti musicali che vengono tirati in ballo in una chiacchierata che si conclude
Quattro passi in centro con le icone del rap
No, non te li immagini Afu-Ra e Jeru the Damaja, icone del rap e dell’hip hop della East coast statunitense, in giro per L’Aquila. Uno scatto al Castello, uno davanti alla Fontana Luminosa, un hamburger al Rockers prima di tuffarsi
Black music, a scuola di musica afroamericana
Il Cpia (centro provinciale istruzione adulti) ha ospitato il giornalista Roberto Ciuffini (Il Centro/News-town) per una lezione sulla black music. Per musica afroamericana (chiamata anche black music) si intende un termine generico usato per una varietà di generi musicali derivanti o influenzati
“A chi resiste”. La dedica che Giuseppe Tomei riserva al suo libro “Io non c’ero” regala alla Resistenza un concetto originale, declinabile in tanti sensi possibili, specie in una città come L’Aquila, specie in un momento in cui i valori della democrazia
Lomaggio, il festival torna all’Aquila
Accordi, proiezioni, poetry slam, installazioni grafiche. Lo Maggio fest è questo e molto altro. Per il secondo anno consecutivo, lunedì 30 e martedì 1 maggio, il Parco del Castello diventa il quartier generale del festival, prodotto e realizzato dall’associazione di
Editoria, discografia, dibattito pubblico su temi di attualità come i vaccini. I prossimi giorni sono densi di appuntamenti e vedono in città l’alternarsi di ospiti. Tra tutti Erri De Luca, la cui presenza è stata annunciata in queste ore. L’appuntamento è
Siria, do the evolution
Cambiano i tempi, cambiano i volti e i nomi dei protagonisti ma la storia è sempre la stessa. C’è chi sposta missili convinto di avere Dio dalla sua parte. That’s evolution baby #Siria