Riportare all’Aquila la scuola dei Gesuiti
Nel segno di Papa Wojtyla, così come nel segno di padre Pedro Arrupe, il 28esimo Superiore generale della Compagnia di Gesù. Due figure fondamentali nella chiesa cattolica post-Concilio, la cui influenza si fa sentire nelle scelte programmatiche dell’Università della Preghiera, che fa
“Scrivere liberi”, oltre il Futurismo
Resterà aperta sino all’11 nella sede del Muspac, in piazza d’Arti (via Ficara), la mostra “Scrivere liberi”. Un focus su scritture sperimentali e di ricerca dagli anni Sessanta a oggi, a cura di Giuseppe Garrera e Sebastiano Triulzi. Il tema della mostra è quello
Dall’Aquila agli Usa per un sogno in blues
Sedici anni, sedici anni e mezzo o giù di lì. Tutti i pomeriggi a suonare in una casetta malmessa, umida e senza riscaldamento (che non è proprio l’ultimo dei comfort se ti capita di vivere all’Aquila in inverno). Mario Ciancarella
Le periferie aquilane e le città invisibili
L’identità del centro storico si frammenta in tante realtà parallele quando la si guarda dalla periferia. Tante città nella città, come quelle invisibili raccontate da Italo Calvino. Un tessuto urbano che si disperde dentro logiche contrastanti e contraddittorie, in una
Giornata di inaugurazione dei “Cantieri del pensiero libero”, un movimento fondato da scrittori e intellettuali in difesa dei valori dei diritti umani e della Costituzione. E’ la Comunità 24 luglio, in via Beato Vincenzo ad ospitare una sessione di interventi, reading di
Malta, la storia di Daphne Caruana Galizia
“Fare giornalismo a Malta è diventato molto difficile. La mia più grande paura è che le persone, vedendo cosa mi è accaduto, non abbiano il coraggio di affrontare le conseguenze”, diceva in un’intervista Daphne Caruana Galizia, sei giorni prima di
Dal 23 al 26 maggio 2019, i cittadini degli Stati Membri dell’UE saranno chiamati al voto per eleggere i 705 membri del nuovo Parlamento dell’Europa a 27 Stati Membri, 46 in meno rispetto all’UE a 28. I seggi attualmente occupati
All’inizio dell’autunno – più o meno il periodo della notte dei Ricercatori – non era insolito veder girare uno strano gruppo di persone tra via Garibaldi e piazza Regina Margherita. Una reflex microfonata, un paio di cuffioni gialli vintage e un cellulare
Olive, la raccolta disincantata in campagna
Mi chiamo Fabio ma una volta mi chiamavo Aine di Berucci e, a chiunque incontrassi, dicevo appunto: “Mi chiamo Aine di Berucci e ho cinque anni e mezzo”*. Erano tempi difficili, quelli. Una volta un bambino ha cercato di vendermi un
Mieli: conflitti in Europa di nuovo possibili
La fine della Grande Guerra avrebbe dovuto segnare un punto di svolta negli equilibri dello scacchiere internazionale. E invece rappresentò una tappa di un percorso intricato che, alimentato da nazionalismi e ideologie, portò dritto dritto alla Seconda guerra mondiale. La