Wake up news: Lithium 48 e l’orrore quotidiano
Parigi 2002. Il mondo è sconvolto dai tristemente noti fatti di New York. Nella capitale francese, in un giorno come un altro, un giovane uomo si risveglia e si ritrova rinchiuso tra le austere e tetre mura di un ospedale
È questo il nostro problema, il problema di noi che viviamo nel Terzo Millennio, della nostra generazione a cavallo tra il vecchio e il nuovo: ci siamo stati quando vennero venduti i primi cellulari e computer, quando fu rilasciato Windows
Lithium 48, il mondo nel 4038
Cosa può succedere in quarantotto ore? Come può cambiare la vita in quarantotto ore? Ritrovarsi in un posto, senza sapere come ci si è arrivati. Lithium 48 Cercare di ricordare cosa si è fatto in quelle ore di puro
Lithium 48, intervista con Ekojournàl
Iniziamo da te: chi è Fabio Iuliano e come ti sei avvicinato alla letteratura a tal punto da diventare uno scrittore? Sono abituato a dare il giusto valore alle etichette e prima di fregiarmi del titolo di scrittore ce ne vorrà. Scherzi
“… Esistono gabbie di ogni forma e dimensione. A forma di ufficio, a forma di palco, persino a forma di studio televisivo. Le banche di cui parlava Bert, lo spazzacamino. L’amico di Mary Poppins. Non abbiamo mai dato la giusta
C’è la Parigi di Simone, blogger e seguace della musica rock e quella di Fabio Iuliano che per mesi ha lavorato nella capitale francese. Ci sono le canzoni del protagonista che costituiscono l’incipit di ogni capitolo e quelle dell’autore che
Radiophonica parla di Lithium 48
La musica è tanto importante nell’universo privato del protagonista di Lithium 48 come in quello dell’autore, che il romanzo si apre con una playlist delle canzoni citate, e con il codice QR da utilizzare su Spotify per poterle ascoltare. A seguito dell’amara rivelazione dei
Lithium, come una canzone dei Nirvana. 48, come le ore ripercorriamo a ritroso in questa storia che ci fa sprofondare nelle paure dell’uomo contemporaneo. Il secondo libro di Fabio Iuliano, edito da Aurora, è un viaggio on the road in
Pasolini, la tv e la civiltà dei consumi
Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a
È in programma giovedì 22 (ore 18) l’undicesimo incontro del Caffè Letterario al Bibliobus di piazza d’Arti in via Ficara. Si parlerà di Lithium 48, volume targato Aurora edizioni – casa editrice trentina indipendente – per la collana Pensieri nuovi.