Sbarca oggi all’Aquila il Dreams Tour del Cheap wine in omaggio all’ultimo album realizzato dalla band roots-rock e distribuito anche all’estero.  Con Dreams – che arriva due anni dopo il disco live Mary and the fairy – si chiude la

La città si riscopre capitale della cultura “urban”. Torna in città, domani e domenica,  l’appuntamento di danza diventato ormai un riferimento nazionale nel panorama dell’hip hop italiano e occasione di ritrovo per più di 2mila ballerini che ogni anno arrivano nel

Fabio Iuliano, docente di lingue straniere, blogger e giornalista che nel 2007 ha vinto il premio Polidoro, dopo la pubblicazione, nel 2016, del suo saggio New York, Andalusia del cemento, torna in libreria con un nuovo romanzo, tutto da leggere e scoprire: Lithium

Abbiamo scambiato pensieri e idee con l’autore di “Lithium 48”, edito da Aurora. Andiamo alla scoperta del suo universo narrativo tra poesia, grunge e viaggi rivelatori.  Dopo il tuo esordio nel quale le vibrazioni di jazz e flamenco andavano ad intrecciarsi

Il ritmo, i testi, l’energia di un istante. Un assetto minimale da palco: sgabello, chitarra, pianoforte. Note assortite, tra ore di prova e improvvisazione. Così martedì alla Foruli Jam Session, così questa settimana a “Fratelli – il Bacaro”. Nei suoi

Fedez, Maurizio Di Fabrizio, Nesli, Fabio Rovazzi, Gigi D’Alessio e più di recente Enrico Ruggeri, vincitore di due edizioni del Festival di Sanremo. Sono solo alcuni dei nomi del panorama della musica pop/rock e leggera che hanno iniziato a lavorare

“Give me your tired, your poor, your huddled masses yearning to breathe free, the wretched refuse of your teeming shore. Send these, the homeless, tempest-tost to me, I lift my lamp beside the golden door!” “Datemi queste masse, miserevoli, sfinite,

di Mattia Marzi – Rockol.it – Il tour in Italia di Bob Dylan parte con una tripletta sold out all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il debutto di ieri sera, martedì 3 aprile, ha segnato il ritorno del bardo di

Le porte dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio tornano a svelare dei fiori nascosti. In aprirle, stavolta, sono i ritmi latini di Simona Molinari in un video clip diretto, montato e post-prodotto da suo fratello Massimo, con l’aiuto alla regia di

Un racconto ambientato nel 2002 in una Parigi stravolta dalle paranoie del protagonista Simone, rinchiuso tra le mura di un ospedale psichiatrico con un buco nella memoria di quarantotto ore. Una storia intensa e sofferta che riflette un momento storico