Nei peggiori bar dell’Aquila / 9
4 Gennaio 2019 Condividi

Nei peggiori bar dell’Aquila / 9

Mark Knopfler ha la straordinaria capacità di far emettere alla sua Schecter Custom Stratocaster dei suoni che paiono prodotti dagli angeli il sabato sera, quando sono esausti per il fatto di essere stati buoni tutta la settimana e sentono il bisogno di una birra forte”. Una volta, lo scrittore britannico Douglas Adams si trovò a parlare in questi termini del frontman Dire Straits.

E l’altra sera, al Monthy’s Irish pub, di angeli stanchi davanti al bancone se ne sono visti diversi. Tutti gli sgabelli occupati, tranne uno. Quello riservato a un Babbo Natale ancora più stanco. Avete presente quelle statuette rampicanti che in questo periodo si vedono sulle pareti delle abitazioni? Beh una di quelle, solo che in questo caso il nostro Santa Claus deve arrampicarsi per raggiungere il bancone dove sfilano le birre.

Ironia della sorte, a un certo punto della serata una torre di birra da 3,5 litri gli viene piazzata davanti e questo sembra rendere l’arrampicata ancora più interessante (e stimolante).

Monthy's

Gli angeli stanchi non li vedi solo al bancone, sono un po’ in tutto il locale. Poi però quando il gruppo attacca a suonare le energie ritornano. Dietro a spie e microfoni, i Making Movies, cover band dei Dire Straits, neanche a farlo apposta. Dall’altra parte del locale una simil – Stratocaster attaccata sul muro, accanto a un improbabile cartello stile londinese con scritto “Portobello Road W11 – Royal Borough of Kensington and Chelsea”.

Ecco. Questo no, non ce lo vedi in un Irish pub, come non vedresti bene un’aquila imperiale biancazzurra ad ali spiegate in un locale frequentato da romanisti. Chi scrive, un bel giorno, ha avuto l’infelice idea di presentarsi all’Aviva Stadium di Dublino con una felpa dell’Union Jack.

Fortuna che si trattava di un match di rugby (e non di calcio), altrimenti non sarebbe stato così semplice poterlo raccontare. Insomma, passi per l’insegna della vecchia Route 66, ma gadget britannici in un Irish pub sarebbero da evitare.

Monthy's

I Making Movies si diceva. L’attacco è su Down to the waterline, seguita da Your latest trick e The bug. Ma è su Walk of life che gli angeli stanchi recuperano le forze. Non tanto il gruppo dei venti-trentenni, ma le tavolate assortite dei quaranta-cinquantenni.

Quelli che (piccolo disclaimer: chi scrive fa parte di questo secondo gruppo) battono le mani, quelli che ballano e si dimenano, quelli che quando-esci-devi-divertirti-a tutti-i costi. Quelli che prima di mettersi a letto ti mandano un messaggio su Whatsapp con scritto: “È stata proprio una bella serata. Da rifare”.

Insomma, Walk of life è per loro, così come Sultans of Swing e Money for nothing. E se le birre forti fanno effetto (parliamo ad esempio delle irlandesi Murphy’s delle olandesi Wieckse Witte e della Weisse proveniente da Monaco), l’atmosfera è garantita fino al dj set finale con tanto di remix natalizio.

Gli angeli che invece restano ostinatamente stanchi si lasciano cullare dalle note di Brothers in arms e dalle parole di Romeo and Juliet. Avete presente quella canzone che parte col Romeo innamorato che si presenta sotto al balcone di Giulietta per chiedere un’alltra possibilità?

di Fabio Iuliano – fonte: Virtù Quotidiane