Rose bianche nel luogo del ricordo
7 Aprile 2025 Condividi

Rose bianche nel luogo del ricordo

Le rose bianche sono apparse nella notte, al termine della fiaccolata: lasciate tra le targhe metalliche con i nomi dei 309. Il simbolo di un ricordo che non si spegne, ma si rinnova attraverso la presenza viva di chi cammina tra le fontane del Parco della Memoria. Anche ieri, nel giorno dell’anniversario. Specie nei momenti in cui questo spazio – allestito a piazzale Paoli – è tornato a essere un punto di confronto aperto, spontaneo, che unisce generazioni diverse tra memoria, rispetto, condivisione, resilienza, prevenzione e futuro.

STRISCIONE E MEMORIA. Su un balcone della piazza, i tifosi dei Red Blue Eagles hanno affisso uno striscione con scritto: «6 Aprile 2009 …Notte di pianti, lacrime e dolore, notte buia e infinita… 6 Aprile 2025… È ancora aperta la ferita, ma lottiamo per una nuova vita!». Memoria e appartenenza, nel loro contributo che si rinnova anno dopo anno. Il Parco, allestito a ridosso del centro storico, ha accolto anche ragazzi e bambini. Su iniziativa di docenti di alcune scuole elementari e medie, alcune classi hanno organizzato visite spontanee commemorative. Un modo per aiutare i più piccoli a comprendere meglio quello che è successo 16 anni fa. Qualcuno lascia dei biglietti fra le targhe.

GLI OMAGGI.  La mattinata di ieri si è aperta in piazza 6 Aprile, all’interno della Scuola della Guardia di Finanza, con la deposizione di una corona ai piedi dell’opera “La rinascita”. Più tardi, davanti alla Casa dello Studente, c’è stata la rituale deposizione di fiori all’angelo realizzato dai Vigili del fuoco. Presenti, in entrambe le occasioni, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, la vicepresidente Marianna Scoccia, il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. Alla Casa dello Studente c’era anche il senatore Guido Liris. Al corteo di sabato sera hanno partecipato anche i consiglieri regionali Massimo Verrecchia, Pierpaolo Pietrucci, Sandro Mariani, oltre all’assessore Roberto Santangelo. Tanti i messaggi di solidarietà in ricordo della tragedia: dalla premier Giorgia Meloni al vicepremier Matteo Salvini, fino al ministro della Cultura Alessandro Giuli, insieme a esponenti di vari partiti politici, di maggioranza e opposizione. «Oggi onoriamo le 309 vite spezzate dal terremoto che ha colpito L’Aquila e l’Abruzzo nel 2009», ha detto la premier. «Ricordiamo l’impegno di tutti coloro che, con straordinario spirito di solidarietà e abnegazione, hanno dato il massimo per affrontare l’emergenza e hanno contribuito alla rinascita dei territori colpiti. L’Aquila e l’Abruzzo stanno rinascendo grazie a un lavoro di squadra straordinario, di cui siamo tutti orgogliosi».

VIGILI DEL FUOCO.  «Quella dell’Aquila è stata, per molti di noi, l’esperienza più significativa sia sul piano umano che professionale», ha detto Gennaro Tornatore, direttore regionale dei Vigili del fuoco per l’Abruzzo, sempre davanti alla Casa dello Studente. «Qui abbiamo vissuto la tragedia, ma anche la responsabilità di organizzare e rendere operativi i soccorsi», ha aggiunto. «Ogni Vigile del fuoco d’Italia conosce L’Aquila. Siamo una forza di oltre 30.000 uomini, e tutti, in un modo o nell’altro, sono passati di qui o hanno avuto a che fare con questa emergenza». Accanto a Tornatore, anche altri Vigili del fuoco protagonisti di quei giorni: l’ingegnere Francesca Petrocco e Lanfranco Miconi, impegnati allora sul campo.

MOSTRA ITINERANTE.  Allestita in questi giorni all’Emiciclo la mostra itinerante «Earthquakes of Abruzzo (It) from 2009 Until Today – Terremoti d’Abruzzo, dal 2009 ad oggi», promossa dalla Regione Abruzzo in collaborazione con gli Uffici Speciali per la Ricostruzione (Usra e Usrc). Dopo essere stata ospitata nel cuore dell’Europa – prima nel quartier generale della Regione Abruzzo a Bruxelles e poi al Comitato Europeo delle Regioni – l’esposizione è tornata nei luoghi simbolo della ricostruzione: prima nella sede comunale dell’Aquila in occasione del giuramento del 99° corso dei Vigili del fuoco, e ora, fino al 13 aprile, sarà visitabile al Consiglio regionale, con orario 9-20. La mostra si articola in 15 pannelli espositivi, arricchiti da Qr Code, che documentano l’evoluzione degli edifici più rappresentativi sotto il profilo storico, culturale e architettonico: dalle condizioni post-sisma allo stato attuale.

MESSA DI SUFFRAGIO In serata, la messa di suffragio alle vittime è stata celebrata alle Anime Sante dall’arcivescovo Antonio D’Angelo. «In questo giorno di memoria, che dopo 16 anni ci riporta alla ferita mortale subìta dalla nostra comunità aquilana, siamo chiamati a guardare in avanti», ha detto. Il sindaco Biondi ha esortato a riscattare i sogni dei “309 angeli” attraverso la rinascita: «L’Aquila è una città che va capita. Interpretata con onestà, in un dialogo franco tra chi c’era prima del sisma e chi è venuto dopo. È tempo di guardare al futuro e di riscattare i 309 sogni dei nostri angeli per sempre. Le rose bianche lasciate al Parco della Memoria sono la rappresentazione bella e pura di quei sogni».