L’Aqula, luci di mezzanotte sulla cattedrale
1 Gennaio 2017 Condividi

L’Aqula, luci di mezzanotte sulla cattedrale

Il freddo deve aver fatto selezione. Se al momento del “video-show” – la suggestiva realtà aumentata delle immagini proiettate sulla facciata della cattedrale a ridosso della mezzanotte – la piazza era ancora piena di gente entusiasta e felice di salutare il 2016, nelle ore successive la festa in centro storico si è limitata alle due tenso-strutture e alle sporadiche iniziative di qualche locale che ha coraggiosamente tirato tardi. Piuttosto tiepida, per la verità, la risposta degli aquilani alla formula del “Capodanno diffuso”, nonostante una organizzazione magistrale a cura dell’associazione “L’Aquila Young” che ha saputo riempire piazza Duomo, piazza Chiarino, piazza Santa Margherita e l’area dei portici di San Bernardino di luci, suoni e colori come poche volte si era visto in questi ultimi anni.

Tuttavia, la colonnina di mercurio deve aver spinto molta gente a rinunciare a fare un giro e molti sono rimasti nei locali di periferia o nelle proprie abitazioni, a brindare o a sparare botti o, in qualche caso, veri e propri fuochi d’artificio, in barba all’ordinanza del Comune. La festa in centro non ha comunque deluso le aspettative, a partire dallo spettacolo del riverbero dell’illuminazione colorata sul ghiaccio che si è formato sulla fontana luminosa. Del resto all’Aquila, basta una gru dipinta di rosso per fare Natale.

Professionale e convincente il cast reclutato dall’associazione di Marcello Di Giacomo, dall’ouverture in piazza Duomo con la conduzione dell’attrice Nadia Rinaldi e di Marco Ciriaci a tirare su il sipario per “The Shades”, una band che, oltre a comporre brani, si muove tra il rock alternativo e le ballate elettroacustiche, strizzando l’occhio ai Coldplay, senza dimenticare di omaggiare Rino Gaetano. Spazio anche al cabarettista di Colorado, Roberto Ranelli “Er modidica” e al dj set finale. Piazza Chiarino ha ospitato una festa dedicata ai più piccoli, insieme al karaoke dei Manà manà, prima di aprire a band locali a suon di swing e rockabilly. Bella la performance dei “Morning stuff” tra soul e R&B. Da segnalare, infine, i djset Djamrek Lucarelli e l’angolo latino americano ai quattro Cantoni.

di Fabio Iuliano – fonte: il Centro