C’era una volta un sogno. Quello di riempire uno spicchio di città di studenti che fanno sport, sposando quella filosofia che per anni ha accarezzato il movimento sportivo internazionale universitario. Non solo gare di alto livello, ma anche allenamenti e
Due gennaio, anno del Signore 2016. La signora Patrizia incalza il sindaco Massimo Cialente su Facebook: «Che palle questa città di sabato sera, non sapere cosa poter fare specie se sei una famiglia con bambina… e dateve ‘na mossa». Il
Coriandoli e stelle filanti a coprire ogni singola mattonella della piazza. Bustine colorate e spray distribuiti da una bancarella posta a un angolo, accanto allo stand dei cd e delle magliette. Dalle 10 in poi, nel giro di poco, piazza
L’Aquila, il suono dei Mold sulle onde del sisma
«Vuoi fare una cosa illegale? Campiona questo pezzo, gioca con le interferenze». Ottaviano non ci pensa due volte: si china sulla pedaliera, stuzzica un po’ la sua “loop station” per far partire un suono omogeneo e ripetitivo, poi avvicina il
«Va bene, hai vinto e sei bravo…mo’ pitta, però». Quando il sogno di una vita fa i conti con gli impegni di lavoro. Le opportunità che non aspettano, ma neanche i datori di lavoro. Ma andiamo con ordine. Nei mesi
L’Aquila si rigenera nei nuovi cantieri
Dov’era e com’era. Il punto di partenza di tanti dibattiti inerenti la ricostruzione delle aree urbane segnate dal terremoto del 2009 parte proprio da quanto valore si dà a questa premessa. Eppure, la fase di progettazione degli interventi da mettere