Il 2022 internazionale del Maxxi L’Aquila
23 Febbraio 2022 Condividi

Il 2022 internazionale del Maxxi L’Aquila

Le geometrie del presente, le caratteristiche del territorio, le dinamiche di questo tempo sospeso, tra i solchi del sisma ancora presenti e le prospettive di una società che cerca di lasciarsi alle spalle i segni della pandemia. L’offerta artistica del 2022 del Maxxi L’Aquila si propone come una sintesi delle istanze contemporanee in uno spazio museale concepito per interagire con la città e recepirne le istanze, anche attraverso la realtà digitale.

Tutto questo e molto altro nella nuova programmazione di quest’anno, declinata in mostre, progetti speciali, performance, workshop, un ricco programma di appuntamenti di approfondimento culturale, attività educative per famiglie, studenti e adulti. A presentare alla stampa il programma 2022 con tutte le sue novità sono stati ieri mattina il direttore del Maxxi L’Aquila, Bartolomeo Pietromarchi e il segretario generale della Fondazione Maxxi, Pietro Barrera, alla presenza dell’assessore comunale al Turismo, Fabrizia Aquilio. «Come avevamo annunciato e ci eravamo proposti», ha detto Pietromarchi entusiasta, «il Maxxi già in questi primi nove mesi si è inserito nella vita culturale della città, tessendo relazioni e collaborazioni con il territorio e le sue eccellenze. Il museo è stato accolto in maniera incoraggiante e con spirito collaborativo dandoci la forza e la motivazione per proseguire in questa direzione con ancora più entusiasmo e progettualità».

ARMIN LINKE, MASBEDO E CLAUDIA PAJEWSKI. Proprio dal dialogo con altri protagonisti della vita artistica, culturale e scientifica del territorio nasce “In Itinere”, che inaugurerà l’11 marzo il nuovo progetto espositivo che presenterà le opere realizzate su committenza da Armin Linke, Masbedo (già protagonisti di una performance nei sotterranei del Forte Spagnolo) e Claudia Pajewski. I progetti sono stati avviati in collaborazione con Museo nazionale d’Abruzzo, Gran Sasso Science Institute e Laboratori del Gran Sasso dell’Infn. Progetti e committenze di artisti e fotografi che indagano territori caratterizzati da percorsi sotterranei e memorie sepolte, che raccontano di viaggi e scoperte, di incontri e sorprese nei meandri della terra mettendo in rapporto il macro con il micro. Arricchirà l’allestimento un’opera realizzata appositamente per Palazzo Ardinghelli da Miltos Manetas che aprirà il museo al mondo e al «metaverso» permettendo al pubblico di navigare nel “Floating studio” dell’artista. Due ospiti arricchiranno questo momento espositivo: Cao Fei e Hidetoshi Nagasawa.

FOTOGRAFIA Sempre l’11 marzo apre“Di roccia, fuochi e avventure sotterranee”, con 120 immagini realizzate in cantieri in Europa, Estremo Oriente e Oceania tra il 2019 e il 2020 da 5 fotografi tra i più interessanti della scena italiana attuale (Fabio Barile, Andrea Botto, Marina Caneve, Alessandro Imbriaco, Francesco Neri). Con l’installazione Compasso di Archimede il Maxxi L’Aquila omaggia il maestro Hidetoshi Nagasawa recentemente scomparso: tre aste di ferro intrecciate occupano la corte a esedra, si flettono e sostengono un cubo trasmettendo al contempo forza e leggerezza.

LA COLLETTIVA INTERNAZIONALE. Il 1° luglio si inaugura “Afterimage”, collettiva internazionale a cura dello stesso Pietromarchi con Alessandro Rabottini, che abiterà tutte le sale di Palazzo Ardinghelli fino al febbraio 2023. Il concept della mostra – con opere di Francis Alÿs, Stefano Arienti, Benni Bosetto, Hana Miletic, Mario Schifano e molti altri – ruota intorno alla trasformazione materiale e metaforica di immagini, significati, oggetti e memorie all’interno della percezione individuale e della coscienza collettiva. Forte il riferimento alla vicenda del capoluogo abruzzese, dalle ferite alla rinascita. E non mancherà una proposta artistica che connetterà il Maxxi L’Aquila al metaverso con Michela de Mattei.

CONCORSO DI IDEE. Realizzato in collaborazione con il Comune, Nxt è un concorso a inviti per un’installazione temporanea in piazza Santa Maria Paganica. L’obiettivo è ridisegnare un palco sulla piazza. A settembre, poi, ci sarà Performative, 2 ª edizione del festival di arti performative.

«Oggi festeggiamo un miracolo. Mentre i visitatori dei musei in Italia nel 2021 sono diminuiti del 36%, in controtendenza il Maxxi è riuscito ad aprire un museo all’Aquila e coinvolgere il territorio». Così il segretario generale della fondazione Maxxi Pietro Barrera, nel capoluogo d’Abruzzo in occasione della conferenza di presentazione dell’attività 2022.

Un’occasione anche per fare il bilancio di questi primi 9 mesi che hanno fatto registrare numeri confortanti: aperto dal 28 maggio 2021, il Maxxi ha accolto più di 21mila persone, imponendosi, secondo la stampa di settore, come uno dei 10 migliori musei inaugurati in Italia e nel mondo. Registrati già 23 appuntamenti a ingresso gratuito con 1.000 partecipanti. Si contano, inoltre, una sessantina di giornate di mediazione con studenti dell’ateneo aquilano e dell’Accademia delle Belle arti. Diversi i laboratori in Maxxi che hanno visto le famiglie protagoniste. Infine, il festival Performative.01, in programma per la prima volta lo scorso settembre, ha ospitato 33 eventi per un totale di 2.500 spettatori.  «Appena il 23% di visitatori del Maxxi L’Aquila è arrivato da fuori regione», aggiunge Barrera, «la restante parte è locale. A Roma il 62% di visitatori è romano. Si riscontra che lo comunità territoriale si innamora dei propri gioielli».

Un impegno che è solo all’inizio. «Lo Stato garantisce 2 milioni di euro all’anno di finanziamento», aggiunge il segretario generale. «Bisogna comunque costruire un equilibrio tra capacità private e denaro pubblico. Scommettiamo sulla capacità di coinvolgere il pubblico con 100mila euro di biglietteria e aumento di sponsorizzazioni.

L’Aquila è un esempio di ricostruzione sulla spinta della cultura. Come i suoi piccoli borghi dove, con il progetto “Riabitare con l’Arte”, sono stati utilizzati gli artisti per far ripartire il tessuto sociale». Il Maxxi sbarcherà anche ad Amatrice, altra cittadina distrutta dal terremoto. «Non dimentichiamo la generosità dello stato russo nel ricostruire la sede di Palazzo Ardinghelli», sottolinea. «Dedico un pensiero al rischio di guerra che corriamo. La cultura è un ponte di dialogo, l’arte è mezzo di diplomazia». Barrera conclude accennando al progetto “Grande Maxxi” da realizzare col sostegno del Pnrr, un’occasione in cui L’Aquila sarà connessa con il 5G al museo di Roma e inclusa nel “Museo per tutti”: offerta che supera le barriere fisiche e culturali.

di Fabio Iuliano – fonte: il Centro e The Walk of Fame