La salita che dallo stadio conduce alla Fontana Luminosa è diventata il bersaglio scelto di tanti artisti di strada che hanno portato all’Aquila colori e contenuti per ridar vita a frammenti metropolitani. Da qualche giorno a questa parte, accanto a

Un’aquila parte dalle spalle e sulle ali è incastrata una pergamena strappata. Quello strappo indica qualcosa di non ricucibile, un segno indelebile come quello che ha lasciato il terremoto per chi lo ha vissuto. Dalla pergamena si scende fino a
Lacrime, delusione, rabbia ma anche la consapevolezza che, quantomeno, la sentenza di Cassazione individua delle responsabilità nella figura di Bernardo De Bernardinis e nei confronti della Protezione civile, l’istituzione che rappresenta. «Temevo che sarebbe stato assolto anche De Bernardinis. Invece

E’ definitiva l’assoluzione dei sei scienziati della Commissione Grandi rischi, finiti sotto processo per omicidio colposo e lesioni, in relazione all’accusa di aver diffuso false rassicurazioni alla popolazione aquilana pochi giorni prima del terremoto che il 6 aprile 2009 causò

Dopo aver assistito gli studenti israeliani presenti all’Aquila nei giorni della tragedia del sisma e aver realizzato a Lucoli un frutteto della memoria, il Keren Kayemeth Leisrael (Kkl), la più antica organizzazione ecologica del mondo, torna a visitare il capoluogo

Gliel’hanno detto alla fermata dell’autobus, mentre dal complesso Case e Map di Camarda stava attendendo un mezzo per scendere in città. Poche parole, qualche riga di giornale e Camelia Ingrid Ghimici, 46 anni, originaria della Romania è scoppiata in lacrime.

“Corriamo con Michela nel cuore, per lei e perché la sua corsa infinita dia forza a tutti gli abruzzesi di rialzarsi e ripartire”. La stessa scritta appare su due casacche rosse e grigie che mi vedo passare davanti all’altezza di

Mobilitazioni come quella in occasione della visita di Renzi dimostrano che i territori abruzzesi possono lottare insieme: non ci si salva da soli e le vertenze vanno unite perché riguardano l’intera comunità e sono tutte collegate alla sua salvaguardia». A

OFENA. A sei anni dal sisma, sono ancora decine le aziende agricole che contano danni per centinaia di migliaia di euro a capannoni, rimesse e attrezzature. Molte attività dell’area del cratere, già provate dalla crisi del settore, si trovano nell’impossibilità