Legno scadente, incollato e non bullonato. Questa la condizione delle 23 palazzine costruite dopo il terremoto dell’Aquila per i cittadini rimasti senza una casa. Una condizione emersa solo dopo il crollo dei balconi dei palazzi anti-sismici. Crollo che ha portato

Le mappe del centro storico assomigliano sempre più al tabellone del Monopoly, con i colori che variano per il indicare lo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri. Paolo Aielli, 55 anni, capo dell’Ufficio speciale della ricostruzione nel capoluogo, indica

“Giocavamo con le note di Neil Young da un posto all’altro”. Tra le cose che Fabio – uno degli autori di questo lavoro – amava di più della città pre-sisma, c’era la possibilità di suonare ovunque nella città vecchia. Dalle

Si sono dati appuntamento per onorare i martiri della notte più nera della storia recente dell’Aquila e dell’Abruzzo. E in migliaia hanno marciato per la città con una fiaccola in mano a cinque anni dal terremoto che ha causato 309

IL FOTORAFFRONTO In via Patini l’odore del caciocavallo della bottega di Vito Laterza lo sentivi appena imboccavi l’angolo: e alla fine entravi alla “Camosci- na” e uscivi con una busta piena di vari tipi di formaggi. Poi, facendoti largo tra

«Qualche giorno fa, accanto ai manifesti mortuari posti in un angolo della Fontana Luminosa, c’era un vecchio in lacrime appoggiato alla pensilina del bus. Quel vecchio ero io: avevo visto il nome di una donna, un nome che parlava dei

Le domande di una figlia che non c’è più al padre, sulla vita, sul terremoto, sui tanti motivi che spingono gli uomini a sbagliare, o a lasciarsi andare alla corruzione, o al desiderio di “approfittarne” pure in tragedie come quella

Il  giorno di Natale, alle 17,30, a Casa Onna «Il post terremoto raccontato a mia figlia», un dialogo teatrale di Giustino Parisse sugli eventi che hanno caratterizzato i mesi del post-sisma e l’avvio della ricostruzione. Voci recitanti Tiziana Gioia e

(di Fabio Iuliano) (ANSA) – L’AQUILA, 28 NOV – E’ dura pensare alla magia del Natale in una città tutta fasciata da impalcature e puntellamenti dopo il terremoto del 6 aprile scorso: un anno fa, di questi tempi, le vie