GIOVANNI LOLLI. Si è trovato a schivare un sampietrino e ha rimediato un uovo. Tutto questo, solo per far parte della delegazione che ha accolto Matteo Renzi all’Aquila. «E’ stata una giornata concitata e abbiamo visto dei momenti particolarmente delicati.

Cortei non autorizzati, lanci di sanpietrini, uova e transenne, cariche della polizia. Scontri all’Aquila per la visita di Matteo Renzi, la prima in Abruzzo da quando è primo ministro. Il premier è arrivato all’Aquila intorno alle 17,30 ma il primo

L’AQUILA. All’ingresso principale dell’Ufficio speciale della ricostruzione non c’è più gente di quanta non ne sia in attesa al vicino atelier di Alberto, parrucchiere per signora. I professionisti parcheggiano all’angolo di via Montorio al Vomano. Il personale dell’ufficio distribuisce talloncini

La reflex di Antonio Siringo, fotografo di Rolling Stone, cattura angoli e scorci del centro storico. Il silenzio di una zona rossa, pressoché immutato dal sisma. Pochi sguardi al passaggio sui sampietrini disegnano i contorni di un presente morbido. L’INIZIATIVA:

«È bene vigilare e prevenire qualsiasi tipo di infiltrazione criminale nella ricostruzione post-sisma. Ma non ci sto a considerare questa città come luogo di corruzione e del malaffare». Per l’assessore comunale alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, alle considerazioni espresse dal

Mentre continuano i disagi in vari quartieri del Progetto Case, il Comune si prepara a un cambio di passo nella gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria: i termini per la gara d’appalto che porterà alla scelta del nuovo gestore sono

L’AQUILA. «Capita sotto Natale che giornali e televisioni si facciano vedere da queste parti: ci chiedono cos’è cambiato alla mensa dei poveri, cercando questa o quella notizia. Ma il vero scoop è che qui non è cambiato nulla, questa città

Tutto parte dal tempo. E dallo spazio. Dalla percezione mutata di una città in cui 32 secondi ne hanno cambiato il volto. L’orologio disegna un presente sospeso, come se macerie e puntellamenti ci fossero sempre stati. Da quella notte del

Riprodurre palmo a palmo, mattonella dopo mattonella, fino a disegnare un itinerario di strade, vicoli, palazzi, piazze. La memoria del sisma attraverso le pellicole fotografiche di Giorgio Stockel. Le immagini a colori e in bianco e nero scandiscono l’identità di

Legno scadente, incollato e non bullonato. Questa la condizione delle 23 palazzine costruite dopo il terremoto dell’Aquila per i cittadini rimasti senza una casa. Una condizione emersa solo dopo il crollo dei balconi dei palazzi anti-sismici. Crollo che ha portato