«La chitarra se vuoi te la carico anche con 5-6 effetti, poi però sarebbe meglio sentire un elefante di cantare». Bei tempi quando i pomeriggi si misuravano a schitarrate da Marcellino (Musicaviva) e Michele (Musicando). Entrambi avevano un negozio in
Ecco Mr gig, una app al servizio delle band
Chi è abituato a suonare dal vivo e non ha la fortuna né i numeri per potersi permettere un tour manager, sa bene che a fine serata c’è da fare i conti con una serie di fastidi accessori. Primo fra
Abbiati: ho amato L’Aquila sin dal primo momento
Per un ragazzone come Edward Abbiati suonare all’Aquila è una specie di appuntamento fisso. Un legame che si è sviluppato a cavallo del terremoto ed è andato avanti negli anni. «Questa tappa non era prevista», spiega il musicista pavese che con Chris Cacavas,
Finger style e finger food al Pocoloco
Guai a disturbare il gestore mentre suonano “Purple rain”. Il punto è che non tutti gli avventori del Pocoloco conoscono le abitudini di Diego Fiordigigli, anima del pub-ristorante della frazione di Paganica, alle porte dell’Aquila che nel corso degli anni
L’Aquila, musica protagonista movida novembrina
Il garage rock semi-psichedelico firmato Chris Cacavas ed Edward Abbiati. Le atmosfere salentine dei “Mamma li turchi”, la voce sensuale di Annalisa Andreoli e le parole avvolgenti di Massimo Priverio, considerato tra i migliori cantautori rock italiani. Senza dimenticare le
Simonetti: Profondo rosso, emozione senza tempo
Bastano poche note per riconoscere il leit motiv di “Profondo Rosso”, una perla nella storia del gruppo progressive-rock dei Goblin, famoso soprattutto per aver musicato i film di Dario Argento tra cui appunto l’omonima pellicola cult Profondo Rosso (1975), ma
L’amore è incanto e ammirazione non è aspettative. C’era una volta un leone. Il suo amore gli chiese di diventare una gazzella e lui si fece gazzella. In quel mentre passò un leone affamato e se la mangiò. (Lui parla
«Come artista ho suonato per cinquantamila persone e ho suonato per cinquanta persone, e vi posso dire che è più difficile suonare davanti a cinquanta persone. Cinquantamila persone hanno un’unica identità, a differenza di cinquanta spettatori: ciascuno di loro è
Y.a.w.p. live martedì 26 settembre in occasione del secondo appuntamento della Foruli jam session, una creazione a cura dell’associazione culturale che ha base nell’omonima frazione di Scoppito. Funziona così: band sempre differenti aprono la serata portando sul palco dell’Irish cafè
Addio vita spericolata, ora suono per il Signore
Se fai parte della combriccola del Blasco sai bene che nel backstage di un concerto può accadere di tutto. Mai però Nando Bonini si sarebbe aspettato di incontrare due occhi che avrebbero cambiato per sempre la sua vita: gli occhi
