«Chitarra, cuore trafitto da cinque spade». Così, il poeta granadino, Federico Garcia Lorca, parlava della sei corde, regalando delle suggestioni che solo chi aveva esperienza diretta sa dare. Se riusciva a farlo con tanta forza non era solo grazie alla sua

Che passeggiata di notte, con la tua assenza al mio fianco! Mi sta accanto il sentire che non vieni con me. Gli specchi, l’acqua mi credono solo; lo credono gli occhi. Sirene dei cieli ancora grondanti di stelle, tenere ragazze

Scrivere un saggio su un autore come Federico Garcia Lorca, uno dei più importanti poeti spagnoli del secolo scorso, non è impresa di poco conto; soprattutto se consideriamo la mole bibliografica che ruota intorno a quest’autore, nato a Fuente Vaqueros

Il 1936 si è preso la vita di un artista, un poeta e soprattutto un uomo, capace di sfruttare la forza delle sue idee, dei suoi sentimenti e persino delle sue insicurezze per realizzare un’opera letteraria e teatrale immortale. (Fabio

Dal primo allestimento di Mariana Pineda, con la collaborazione di un certo Salvador Dali, alle lunghe sessioni di prova con la compagnia di Marguerita Xirgu, è forse il teatro il legame più intenso tra Federico Garcia Lorca e Barcellona. Ma

Il 23 gennaio 1989 moriva a Figueres, in Spagna, il pittore Salvador Dalì. Nato l’11 maggio 1904, si avvicinò giovanissimo all’arte. Nel 1922 si iscrisse all’accademia di belle arti di Madrid, dove i suoi dipinti iniziarono ad avvicinarsi allo stile

Musica, poesia e flamenco ieri nel nuovo spazio giovani di Scoppito (L’Aquila), una nuova “casa delle idee” nelle intenzioni del sindaco Marco Giusti che ha da poco inaugurato la struttura a due passi dalla chiesa di San Bartolomeo.  Un evento

La “villa della luna”, le donne di tanti e di nessuno, la città di Sofia, il tamburellista Angelo Brena, La poesia di Federico Garcia Lorca, il cielo di Irlanda, i valori della vita come la resilienza, l’amore e la volontà.

Hay que soñar. Desdichado del que no sueñe, pues nunca verá la luz… Bisogna sognare, sventurato chi non sogna perché non vedrà mai la luce Tratto da New York, Andalusia del cemento (Aurora edizioni) Madrid, luglio 1936. Come ogni anno,

Dalle piccole aule di palazzo Camponeschi, alla sala Rivera in un mondo che esisteva fino al 6 aprile 2009. E c’erano state già le notti di Swansea, tra open mic, spettacoli teatrali (Bodas de Sangre al Taliesin art centre, realizzato