Brad Mehldau, sogno quasi proibito per l’estate jazz all’Aquila
L’AQUILA – Da un po’ di anni all’Aquila, il metronomo degli appuntamenti musicali batte il tempo del Jazz italiano per le terre del sisma, la rassegna di fine estate che ha avuto nelle prime edizioni il trombettista Paolo Fresu come patron. Un evento in grado di riunire ogni anno alcuni tra i più importanti jazzisti della Penisola, in una sorta di People Have the Power suonata e cantata da centinaia di mani e voci. Tuttavia, negli ultimi tempi, quando evidenti difficoltà logistiche-organizzative hanno tenuto lontano dal capoluogo artisti dello “star system” internazionale. Fino a quest’estate quando, la società concertistica “Bonaventura Barattelli” è riuscita a piazzare il nome del pianista Brad Mehldau nel cartellone dei Cantieri dell’Immaginario.
Questa sera (ore 21.30) il pianista jazz americano, uno degli artisti più celebri del mondo per il genere, approda infatti per la prima volta a L’Aquila insieme al suo Trio formato composto insieme a Larry Grenadier al basso e Jeff Ballard alla batteria. Il concerto in programma nella suggestiva scalinata di San Bernardino è presentato dalla Società Aquilana dei Concerti “Bonaventura Barattelli”.
Vincitore del Grammy Award, Brad Mehldau ha avuto un percorso unico, che incarna l’essenza dell’esplorazione jazz, del romanticismo classico e del fascino pop. Ha collaborato con Pat Metheny, Renee Fleming, Joshua Redman e tanti altri. Mehldau continua a raccogliere numerosi premi e ammirazione sia dai cultori del jazz che dagli appassionati di musica in generale. Sia da solista che con il suo trio emerge la sua passione per la fusione di linguaggi musicali diversi, anche attraverso brillanti rielaborazioni di canzoni di cantautori contemporanei come The Beatles, Cole Porter, Radiohead, Paul Simon, Gershwin, Nick Drake, accanto alle sue composizioni originali, con una vena creativa in continua evoluzione.
Con il suo autoproclamato affetto per la musica popolare e la formazione classica “Mehldau è il pianista jazz più influente degli ultimi 20 anni” e a dirlo è il New York Times. “Abbiamo cercato Mehldau da tempo”, ha ricordato il direttore artistico della ‘Barattelli’, Fabrizio Pezzopane. “Ma abbiamo sempre dovuto fare i conti con l’impossibilità di avere in città un luogo adatto per ospitare un suo concerto, specie da quando le porte dell’Auditorium della Guardia di Finanza si sono chiuse. Quest’anno possiamo sfruttare la Scalinata di San Bernardino senza restrizioni e finalmente siamo riusciti nell’intento di organizzare questo appuntamento che segue di qualche giorno il suo impegno a Umbria Jazz. Grazie ai Cantieri riusciamo a offrire il concerto a un prezzo molto ridotto, un po’ come per il duetto Fiorella Mannoia-Danilo Rea il cui biglietto del 1° agosto qui all’Aquila è ben diverso da quello delle date alle Terme di Caracalla. La nostra società concertistica”, conclude Pezzopane, “inserisce annualmente il jazz nella programmazione da oltre mezzo secolo e ha portato in città nomi sacri come Michel Petrucciani, Jan Garbarek o il Modern Jazz Quartet. Il nome di Mehldau è all’altezza di questa tradizione”.
di Fabio Iuliano – fonte: il Centro / Ansa