L’Aquila, scatta la fase 2: riaprono i parchi
5 Maggio 2020 Condividi

L’Aquila, scatta la fase 2: riaprono i parchi

«La Fase 2 dipende ancora di più da tutti noi». Lo afferma Alessandro Chiappanuvoli Gioia, scrittore aquilano che ha dedicato alla sua terra numerose riflessioni in formato carta e taccuino. Una data, quella di ieri, significativa per molti cittadini che sono tornati al lavoro, con mezzi privati o pubblici rimessi in strada, non senza una serie di modifiche di sicurezza per il contenimento dei contagi.

GLI SPAZI APERTI. Molte anche le persone che hanno ritrovato le aree parco finora chiuse. La maggior parte della gente in giro sembra rispettare le regole del distanziamento interpersonale introdotte dai Dpcm e l’utilizzo della mascherina, obbligatoria in Abruzzo non solo nei luoghi pubblici chiusi, ma anche all’aperto «laddove non sia possibile mantenere le distanze interpersonali».

Il rischio di alcalosi e svenimento legato agli sforzi sostenuti, renderebbe impossibile imporre l’obbligo dei dispositivi tra chi pratica attività motoria sostenuta. In ogni caso, gran parte dei “runner” si è rimessa in strada, avendo ben presente un decalogo di comportamento che integra e completa quanto già disposto da Dpcm e ordinanze. Tra le regole, c’è il rispetto della distanza di almeno 2 metri (meglio 5), la necessità di “evitare la scia” così come strettoie e zone di passaggio, l’invito a non toccare attrezzi pubblici e il consiglio di non rispondere a provocazioni e insulti, nella consapevolezza che «la libertà di un individuo non termina dove inizia la paura di un altro». Controlli delle forze dell’ordine (polizia, carabinieri e vigili urbani) non sono mancati nel centro storico, al Parco del Castello, a Collemaggio e nelle vie di accesso a Madonna Fore.

MASCHERINE E ACQUA. Gli alpini dell’Ana sono scesi subito in campo per donare mascherine e guanti nei parchi cittadini. Un gesto di solidarietà, per andare incontro ai cittadini ancora sprovvisti (diverse farmacie non le hanno o costano troppo). Gli alpini hanno anche consegnato 400 bottiglie d’acqua messe a disposizione gratuitamente da Carrefour.

CAFFÈ SOSPESO. Mentre in città si assiste a qualche timida riapertura (tra queste anche le toilettature per cani, il gioco del Lotto), tiene banco la questione legata ai cibi e le bevante d’asporto, anche in virtù di un’interpretazione troppo stretta dell’ordinanza regionale dello scorso 23 aprile, in vigore sino a domenica. «L’ordinanza regionale esprimeva solo il fatto che fosse preferibile, ma non obbligatorio, ordinare cibi e bevande d’asporto per telefono», sottolinea Francesco Di Francesco, titolare del bar tabaccheria Il Guerriero, a ridosso di piazza Duomo. «Il nostro numero è in vetrina, insieme a tutte le regole di comportamento che chiediamo ai nostri clienti, come l’obbligo di entrare uno per volta e di farlo con guanti e mascherine».

 

SCOMMESSE. Si torna a giocare a Lotto e Superenalotto, in ricevitorie come quella di Daniele Buccella (ex Battistelli). «Non abbiamo mai smesso di lavorare come tabaccheria», spiegano, «anche se i giochi sono stati fermi per settimane».

di Fabio Iuliano – fonte: il Centro