Gogol e la mediocrità umana, Papaleo è l’Ispettore generale
Nella Russia di metà Ottocento, un viaggiatore viene scambiato per un funzionario statale incaricato di indagare sulla condotta dei funzionari locali, scatenando conseguenze nefaste per i “notabili” del piccolo villaggio che si troveranno a vivere il giorno più lungo e tragico della propria esistenza.
Un giorno che è al centro dell’Ispettore generale, capolavoro della drammaturgia russa, scritto da Nikolaj Gogol acuto narratore dell’avvilente mediocrità umana. Scritto quasi duecento anni fa conservando ancora una sorprendente e tragica attualità, rivive grazie alla regia di Leo Muscato e all’eccezionale cast composto da Rocco Papaleo, Elena Aimone, Giulio Baraldi, Letizia Bravi, Marco Brinzi, Michele Cipriani, Salvatore Cutrì, Marta Dalla Via, Marco Gobetti, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Michele Schiano di Cola, Marco Vergani.
Lo spettacolo va in scena domani nell’ambito della stagione di prosa del Teatro dei Marsi diretta da Patrizio Maria D’Artista. Si tratta di una coproduzione di rilievo tra Teatro stabile di Bolzano, Teatro stabile di Torino – Teatro nazionale e Tsv – Teatro Nazionale. La regia di Muscato, che definisce lo spettacolo come “una farsa vestita da tragedia oppure una tragedia travestita da farsa”, pone l’accento sull’attualità eterna del tema della corruzione e sull’impatto delle ingiustizie sociali, muovendo contemporaneamente al riso e alla riflessione e mettendo in scena un mondo in cui l’ingiustizia e il sopruso dominano l’esistenza. Ma non è l’uomo a essere malvagio; è la società che lo rende corrotto e corruttore.
Giovedì 20 febbraio, sarà protagonista la commedia con Il vedovo allegro, scritto e interpretato da Carlo Buccirosso. La produzione racconta le vicende spassose di un uomo ipocondriaco che, immerso nella solitudine, si ritrova coinvolto in una serie di esilaranti avventure grazie agli eccentrici inquilini del suo condominio napoletano. Mercoledì 5 marzo, sarà la volta di Don Giovanni. Lo spettacolo, tratto dalle opere di Molière, Da Ponte e Mozart, è diretto da Arturo Cirillo. “La seconda parte della stagione”, aggiunge, “si presenta come un percorso attraverso grandi capolavori e interpreti straordinari. Siamo certi che il pubblico continuerà a rispondere con l’entusiasmo e la passione che ci hanno accompagnato fin qui. Il teatro è e resta un luogo di bellezza e riflessione”.
Info: www.teatrodeimarsi.comune.