Mr Rain: “Da Sanremo in poi vivo una magia”
UnTutti cantano la sua Supereroi, sin da subito divenuta hit anche nelle scuole, in tv, nelle occasioni di socialità. Pochi, invece, avrebbero immaginato che quel mattacchione di Enrico Melozzi, avesse chiesto proprio a Mattia Balardi, in arte Mr Rain, di venire a Pescara e aprire a sorpresa la Notte dei Serpenti accompagnato dal coro dei Piccoli Cantori della Pace, regalando al pubblico di Pescara “Nu seme Nu”, proprio un’inedita versione del brano terzo classificato a Sanremo 2023, impreziosita dal ritornello riscritto per l’occasione in dialetto. Stasera Mr Rain tornerà nel capoluogo adriatico per il primo appuntamento dello Zoo Music Festival, tra i principali festival italiani ideato e organizzato da Alhena Entertainment, Elite Agency Group e Ventidieci. Lunedì sarà la volta di Tananai, mentre martedì toccherà a Fabri Fibra. La partnership con il Comune di Pescara ha permesso di aggiungere una coda di grande qualità alla rassegna con il leader degli Afterhours, Manuel Agnelli, accompagnato dai Little Pieces of Marmelade mercoledì 9. Intanto, Mr Rain – cantautore rivelazione dell’anno – si gode il momento e si prepara a portare un po’ di energia e riflessione. Il Supereroi Tour si concluderà il 18 novembre al Mediolanum Forum di Milano con un grande spettacolo di musica. L’artista è ora in radio con il singolo La fine del mondo, insieme a Sangiovanni, certificato disco d’oro. In scaletta anche canzoni come 9.3, Meteoriti, Ipernova.
Mattia, le faccio queste poche domande con accanto mia figlia Elena che ha 10 anni ed è una sua fan. Partirei proprio da questo, dal grande seguito tra i più piccoli, con canzoni come Supereroi o Fiori di Chernobyl cantate a memoria da bambini. Che effetto fa essere per loro una specie di “Supereroe”. Di vedere la propria voce amplificata da tante voci bianche?
Il mio obiettivo è quello di riuscire ad esprimere me stesso attraverso la mia musica e le mie canzoni, e la soddisfazione più grande è quella di vedere come arrivano poi alla gente. Con Supereroi sono riuscito a raggiungere moltissime persone e moltissimi bambini che hanno amato ed apprezzato questa canzone a cui io tengo moltissimo, e per questo sono molto felice. L’affetto delle persone che mi continuano a scrivere e che incontro per strada mi accompagnano in questo momento incredibile che sto vivendo da Sanremo ad oggi che sono in giro in tour.
Quanto ha cambiato il suo rapporto con il pubblico la sua fortunata partecipazione a Sanremo?
Io ho sempre avuto un bellissimo rapporto con il mio pubblico, che è molto caloroso con me, mi segue e mi sostiene molto in tutte le cose che faccio e dopo Sanremo ovviamente questa cosa è aumentata nel senso che il mio pubblico si è un po’ allargato, è più trasversale e Supereroi ha unito tante generazioni.
Fragile, l’album dello scorso anno contiene testi che affrontano a viso aperto paure e debolezze. le canzoni appaiono frutto di una ricerca che viene da lontano. un’elaborazione che richiede lo stesso tempo di una ferita per diventare una cicatrice. che evoluzione ha avuto il suo orizzonte creativo negli anni?
Io sono partito come rapper amante del rap e fan di Eminem, ovviamente poi nel tempo mi sono aperto ad altri generi musicali sia nell’ascolto mio personale che nella mia musica. Con il tempo mentre scrivevo le mie canzoni ho sentito l’esigenza di studiare musica e imparare a suonare qualche strumento che mi accompagnasse nel mio processo produttivo. Io sono un autodidatta a cui piace fare tutto in prima persona, dalla scrittura alla produzione ai video delle mie canzoni, mi piace avere un occhio su tutto ciò che riguarda il mio lavoro.
Che aspettative ha dallo Zoo Music fest di Pescara?
Innanzitutto mi aspetto di divertirmi, di far divertire e far star bene il pubblico che mi viene a sentire, ho voglia di passare una serata all’insegna della musica insieme al mio pubblico e di cantare insieme a loro tutto il mio repertorio. Questo tour a contatto con la gente mi sta dando tanto a livello umano e spero di ricambiare con la mia musica.
Notte dei Serpenti a parte, ha in qualche modo ricordi che la legano all’Abruzzo?Non ho un ricordo preciso di un posto preciso, ma quando vengo in queste zone dell’Italia per suonare sto sempre benissimo, scopro posti incredibili che magari prima non conoscevo e ne resto sempre molto affascinato.
di Fabio Iuliano – fonte: il Centro