Nuovi poveri, cresce l’emergenza e raddoppiano i pasti
Oltre cento persone a tavola ogni giorno, marginalità crescenti e difficoltà per molte famiglie a far fronte al caro bollette. La situazione sociale nel capoluogo resta delicata e la fotografia è quella della Mensa di Celestino. Da alcune settimane, mettendosi alle spalle parte delle difficoltà relative alle restrizioni anti-Covid, la struttura ha riaperto al pubblico a pranzo registrando sin da subito dei numeri importanti. Se nei primi giorni personale e volontari hanno dovuto gestire una cinquantina di presenze, in questa settimana si è arrivati a cento. Va detto che nella struttura si accede ancora liberamente, senza procedure di tesseramento. Tuttavia, il segnale è piuttosto importante: le condizioni economiche delle fasce sociali più deboli sono senza dubbio più delicate.
CARO PREZZI
Tra le emergenze del periodo, il caro prezzi che tocca chiunque. La spesa di una famiglia per alimentari e bevande analcoliche registra quest’anno aumenti significativi per latte, formaggi e uova (+5,1 per cento rispetto all’anno precedente) e per carni (+3,4 per cento). Di fatto, si arriva a spendere centinaia di euro in più solo per mettersi a tavola. A questo vanno aggiunge le spese per le utenze.
GLI AIUTI
«Da tempo, pur con le nostre risorse limitate», spiega Paolo Giorgi, presidente della Fraterna Tau che gestisce la Mensa di Celestino, «cerchiamo di aiutare le persone più indigenti a pagare le bollette. Negli ultimi mesi si sono presentate da noi persone che mai avremmo pensato potessero aver bisogno. Eppure, siamo costretti a fare una cernita, sulla base dell’Isee. La nostra struttura, con le consegne a domicilio, è arrivata ad erogare fino a 150 pasti al giorno, ma queste 100 presenze a tavola sono indicative. Per quello che concerne le consegne, abbiamo attivato un servizio specifico rivolto agli anziani». Non facile reperire risorse che arrivano tramite donazioni private, veicolate anche attraverso il sito www.movimentocelestiniano.it. Un’occasione significativa è costituita dalle cene di beneficenza, momenti di convivialità aperti alla città che vedono la partecipazione di artisti, allo scopo di raccogliere risorse.
CARITAS
Varie iniziative di solidarietà anche a cura della Caritas diocesana che in questo periodo arriva a consegnare quasi 100 pacchi viveri a settimana per gli aquilani e gli ucraini in difficoltà. «Anche a Natale siamo vicini a chi soffre», spiega il direttore don Dante Di Nardo. Per quanto riguarda le persone assistite nel 2021 erano più di 6 mila. Numeri che quest’anno sono aumentati.
IL COMUNE
Diverse, in ogni caso, le misure messe in campo dall’amministrazione comunale per fronteggiare la crescente situazione di povertà ed emarginazione a essa connessa. A fare il punto, l’assessore al Sociale, Manuela Tursini. «Anche al fine di raccogliere e dare risposte emergenti ai bisogni della popolazione», ha ricordato, «è stato rafforzato il servizio di settore mediante l’assunzione di 5 assistenti sociali e uno psicologo, con attenzione speciale ai nuclei in difficoltà. Le più recenti misure economiche che hanno accompagnato tale politica di sostegno e supporto, hanno riguardato: il bonus economico 2022, come misura di sostegno al reddito, pubblicato nel mese di novembre, con cui è stato previsto uno stanziamento complessivo di 240mila euro a favore di nuclei familiari con Isee inferiore a 7mila euro. Recentemente è stata approvata la graduatoria relativa alla concessione dei contributi per il sostegno agli affitti, con circa 80mila euro liquidati. In corso delle istruttorie relative a bandi per alloggi del Progetto case con canoni agevolati, sempre a seconda dell’Isee. Infine, nel nuovo Piano sociale distrettuale 2023-2025 sono stati programmati interventi sia a livello di sostegno monetario, sia di sostegno all’emergenza abitativa, oltre che di sostegno alimentare».
di Fabio Iuliano – fonte: il Centro