«La mattina dopo il nostro paese si svegliò e si rifiutò di sentire i soldati: Nel nome di Petya noi rifiutiamo». Il passo del racconto in versi “Repubblica sorda” (La nave di Teseo) tratteggia il profilo artistico del poeta ucraino

Ho fermato il cuore Per ascoltare il ticchettio dell’attesa. Ho trattenuto il fiato Per lasciare il mare Che mi respirasse accanto. Ho inseguito un sogno Che tu hai seppellito Nella stanchezza del vivere. Non mi fermerò Davanti alla tua rassegnazione.