È magia con le note di jazz
4 Settembre 2022 Condividi

È magia con le note di jazz

L’improvvisazione nel jazz è magia. È venirsi incontro con quelli con cui condividi il palco, segnando un nuovo arrivo per una nuova partenza. Come quello del Cammino solidale, giunto all’Aquila da Camerino attraverso 250 chilometri e quattro regioni (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo) per dare il via all’ottava maratona musicale del “Jazz italiano per le terre del sisma”. La manifestazione, legata anche a iniziative benefiche in favore delle aree colpite dai terremoti del 2009 e quello del Centro Italia del 2016-17, si ripropone come una vetrina su questo genere musicale. Dal 2015, circa 3.500 musicisti si sono alternati sui vari palchi. Oltre 200 i jazzisti che in questa edizione invadono L’Aquila. In migliaia gli appassionati accorsi per ascoltarli.

BORGO RIVERA
Anche stavolta, l’apertura è stata ieri a Borgo Rivera, con le note del concerto inaugurale a sovrapporsi al rumore dell’acqua della fontana delle Novantanove cannelle. Davanti a questa si sono disposti Beppe Scardino (sax baritono), Glauco Benedetti (tuba), Filippo Ceccarini (tromba), Tony Cattano (trombone), Daniele Paoletti (rullante), Simone Padovani (grancassa) dell’Orchestrino. In prima fila, il gruppo dei marciatori guidato dalle marchigiane Sofia Bracalenti e Maria Pia Melonari. «Tornare all’Aquila ogni anno è una grande emozione», ha detto Corrado Beldì, presidente dell’Associazione Jazz italiano all’Aquila. Quest’anno c’è una manifestazione ancora più partecipata grazie a tutto il sistema dei festival italiani».

LE 12 AREE CONCERTO
Dodici complessivamente sono le aree concerto in città, tra scorci, piazze, vicoli e librerie: viale delle Medaglie d’Oro, piazza Santa Margherita, piazza Chiarino, chiostro di Palazzo Cipolloni-Cannella, portici dei Quattro Cantoni, piazzetta del Sole, Oratorio di Sant’Antonio dei cavalieri de Nardis, Auditorium del parco, libreria Colacchi e Casa dello Studente.

L’OMAGGIO ALLA CASA DELLO STUDENTE
Non può mancare l’omaggio in musica a tutte le vittime del sisma, a partire dagli universitari. Oggi, alle 12 in punto, davanti alla Casa dello Studente ci sarà quindi il sax solo di Dimitri Grechi Espinoza. Nato a Mosca nel 1965, ha alle spalle una carriera piena di esperienze internazionali, anche nel segno della contaminazione sperimentale. La sua ricerca lo porta spesso verso le origini della musica, intesa come dialogo ancestrale. Non solo. Le sue composizioni si propongono anche come “preghiere sonore”.

IL PROGRAMMA
Alle 15 all’Auditorium del parco è previsto il concerto finale dei laboratori organizzati e coordinati nel progetto “Il jazz va a scuola”. In contemporanea, a piazza Santa Margherita, davanti alla chiesa dei Gesuiti, ci sarà un incontro con il direttivo dell’associazione Musicisti italiani di Jazz. Dalle 16 si partirà a viale delle Medaglie D’Oro (Andrea Molinari 51, Bilico, Sistres & Paolo Di Sabatino Trio, oltre all’Alexander Platz Jazz Orchestra che si esibirà alle 19).
Mentre in serata, a conclusione della manifestazione, è prevista una sessione speciale a piazza Chiarino. La direzione è a cura di Franco Piana e Paolo Vivaldi.

In piazza Santa Margherita spazio anche al progetto Valentina Fin/Going Inside, Michele Polga Nica 4tet, Caterina Palazzi “Sudoku killer”. Alla libreria Colacchi (ore 16) ci sarà il trio Zago-Emili-Abate. Al cortile di palazzo Lucentini-Bonanni sono previsti una serie di omaggi a Charles Mingus a cui l’edizione è dedicata, insieme a Pier Paolo Pasolini. Sul piazzale il duo di contrabbassi Luca Bulgarelli & Jacopo Ferrazza; a seguire Furio di Castri e Go the distance. L’oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri de Nardis ospiterà un progetto multimediale alle 17. In piazza Chiarino, dalle 15.30 si alterneranno Mr Noe, Gianluca Di Ienno, Hey Scenario, Five Angry Men.
IL FINALE A PIAZZA DUOMO
Alle 18 si apre il main stage di piazza Duomo, con Fonterossa Open Orchestra in “Mingus, Mingus, Mingus”. Poi, Robert Bonisolo Quartet con Anna Zago in “Ppp Pig Band”. Quindi Nico Gori Around Clarinet, Carolina Bubbico. In chiusura, Franco D’Andre a con Dj Rocca. A quest’ultimo è stato assegnato il premio alla carriera. Questi gli altri riconoscimenti: Rosetta Jazz Club di Matera (migliore club); Zoe Pia (Il jazz va a scuola), Giovanni Bonandrini (etichette indipendenti), Giovanni Iacovella (giovani visionari), Pino Ninfa (associazione fotografi), Festival “Una Striscia di Terra Feconda” (Gender Equality), Iseo jazz (Festival italiano), Fausto Savatteri (Nuove direzioni). Premio speciale a Roberto Masotti, leggendario fotografo musicale scomparso a 75 anni, consegnato a Silvia Lelli.

Ieri sera, applausi per Enrico Rava, icona del jazz italiano, in duetto con la giovane Anais Drago, protagonista e rivelazione anche della penultima edizione della kermesse. Effetti e loop station hanno accompagnato una performance che ha accarezzato suggestioni vicine anche all’album Solitudo, un lavoro che sorprende per la pluralità di voci, un elogio alla solitudine che si nutre di bellezza.