Il mondo del jazz abbraccia L’Aquila
5 Settembre 2021 Condividi

Il mondo del jazz abbraccia L’Aquila

Si riparte dalla Casa dello Studente, anche quest’anno, di domenica dalle 12, con il progetto sperimentale che apre la seconda giornata del jazz italiano per le terre del sisma. Sul palco allestito di fronte a uno dei luoghi simbolo della tragedia del 6 aprile, è attesa Ludovica Manzo con “Serpentine”, performance musicale per voce sola. Un percorso artistico che si propone come un viaggio sinestetico. Un tragitto non lineare che l’artista crea utilizzando la voce come principale sorgente sonora. Un flusso continuo frutto dell’esplorazione timbrica della voce nuda. In alcune occasioni – specie di sera – l’esibizione è accompagnata da potenti live visual creati dall’artista multimediale, regista e performer Loredana Antonelli.

SPERIMENTAZIONE. Installazioni e progetti sperimentali accompagnano un po’ tutto il weekend. Da segnalare “Siamo onde dello stesso mare”, installazione video di Chiara Caselli con Amanda Sandrelli (voce recitante registrata) e Manuel Magrini (pianoforte). L’appuntamento è all’Auditorium del Parco alle 15.30. A seguire, altra esibizione interessante a cura di Luca Ciarla, in un’esibizione in solitaria con violino ed elettronica dal titolo solOrkestra. Il suo stile inconfondibile lo ha portato a esibirsi con successo in festival e rassegne concertistiche di jazz, classica e World Music in quasi 70 paesi al mondo. Violinista di origini termolesi, si è formato e ha lavorato in pianta stabile negli Usa e ad Hong Kong, dove – all’inizio del 2003 – fece i conti anche con le ripercussioni in Asia dell’epidemia Sars. Interessante, ieri, dal punto di vista sperimentale anche il concerto di Anais Drago Solitudo, premiata da Andrea Micciché, presidente di NuovoImaie, col riconoscimento Taste of Jazz al Ridotto del Teatro comunale. Anche nel suo caso, interessante il mix tra il violino classico e le elaborazioni degli effetti digitali.

I PALCHI. Oltre alla Casa dello Studente saranno allestite le postazioni all’Auditorium del Parco del Castello, piazza Palazzo, piazza Santa Maria Paganica, piazza Santa Margherita, parco del Castello, basilica di San Bernardino (dalle 15.30 ci saranno due concerti con l’organo storico, a cura di Alessandro Sgobbio e Fabio Giachino). Anche questa sera, il palco principale è a San Bernardino In apertura una tavola rotonda dedicata a Giorgio Gaslini, con Riccardo BrazzaleMaria Giovanna BarlettaSimona Caucia Stefano Zenni a partire dalle 19. Un’ora più tardi il primo concerto con il piano solo di Danilo Rea (sarà seguito da Claudio Fasoli “Next Quartet” e dalla Lydian Sound Orchestra), al suo secondo intervento nella kermesse. Il primo a Camerino alla vigilia della partenza della Marcia solidale.

L’APERTURA. Dopo aver attraversato quattro regioni, i marciatori appassionati di musica e trekking sono arrivati nel capoluogo, raggiungendo non la Fontana delle 99 Cannelle ma i Quattro cantoni. Lì è stato dato il via ufficiale alla kermesse, secondo quanto previsto dal “piano B” in caso di pioggia. Questa cosa, però ha un po’ disorientato i partecipanti, specie chi non ha ricevuto comunicazione per tempo del cambio location.

SIENI. Tra i protagonisti della due giorni anche Virgilio Sieni, regista, danzatore, che ha animato una performance negli spazi del museo Maxxi all’Aquila. Un happening reso possibile grazie alla partecipazione delle persone che hanno risposto alla call, indetta dal museo stesso a fine luglio. Un appuntamento che si propone anche come anteprima di Performative.01, il festival internazionale di arti performative realizzato dal Maxxi in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti che animerà L’Aquila dal 16 al 19. Ieri, spazio a “Dolce Lotta_L’Aquila”, con musiche di Roberto Cecchetto (chitarra).

Una performance concepita come ricerca della memoria. L’artista ha chiesto ai partecipanti di fare leva sugli affetti familiari, anche di nonni e bisnonni. Trenta partecipanti, in otto spazi del museo, a partire della scalone di Palazzo Ardinghelli, hanno accolto il pubblico, scaglionato in quattro fasce orarie. Le persone che hanno assistito alla performance si sono mosse come normalmente fanno i visitatori nel museo, passando di sala in sala, e hanno incontrato nel loro percorso, gruppi di cittadini performer. Stasera, si replica con “Di Fronte agli occhi degli altri”, con la collaborazione di Paolo Damiani.

di Fabio Iuliano – fonte: il Centro