Ticket to Ride, pt. 19: notte
26 Febbraio 2021 Condividi

Ticket to Ride, pt. 19: notte

La parola notte deriva dal latino “Nox” (“Nyx” in greco) che a sua volta deriva dal sanscrito “Nac”, che vuol dire “tempo nel quale sparisce la luce”. Ed è questo il tempo della 19esima puntata di “Ticket to Ride – canzoni in viaggio” un percorso a fari accesi tra musica e letteratura. Torniamo sulle strade dell’Alaska, nelle Long Nights di Into the Wild.

Quando nella notte si fa i conti con la solitudine, come nel Canto notturno di Leopardi in cui versi prendono spunto dalla recensione al resoconto di un viaggio in Oriente apparsa su una rivista francese che Leopardi leggeva nella biblioteca del Gabinetto Vieusseux. Affascinato dall’argomento esotico, Leopardi aveva trascritto nello Zibaldone, in data 3 ottobre 1828, un passo del resoconto, nel quale era descritta la consuetudine dei pastori nomadi Kirghisi di passare la notte seduti su una pietra a guardare la luna e a improvvisare canti. Ne viene fuori una poesia i cui versi tradiscono l’inquietudine tutta moderna di un antico pastore-filosofo. La notte che ci avvolge, il buio che ci fa paura (ricordate Fear of the Dark degli Iron Maiden?).

Quello stesso buio, però, in cui riconosciamo quei piccoli angoli di luce che ci permettono di guardare avanti, guardare oltre. Ecco che ci viene incontro la poesia di William Ernest Henley scritta sul letto di un ospedale. “Oltre questo luogo di collera e lacrime“, si legge, “Incombe solo l’orrore delle ombre / Eppure la minaccia degli anni / Mi trova, e mi troverà, senza paura“. Un’ispirazione che aiuterà Nelson Mandela ad affrontare la sua lunghissima prigionia.
La notte che ci spaventa, ma anche la notte che ci affascina, come quella di Because the Night, è un pezzo rock scritto da Springsteen a fine anni ‘70. Il Boss si rese conto che nel suo album (Darkness in the Edge of Town) il pezzo stava stretto e lo passò a Patti Smith, che stava registrando l’album Easter nello studio a fianco. Il testo fu da lei riadattato in un’ottica più femminile.

Era sera, Patti Smith aveva un appuntamento telefonico intorno alle 18 con quello che dopo tre anni sarebbe diventato suo marito, Fred. Lui non chiamava. Lei allora in preda alla febbricitante attesa scrisse che la notte apparteneva agli amanti. Finì alle 2 di notte, a quell’ora Fred la chiamò.

TICKET TO RIDE – Canzoni in viaggio. Puntata n. 19 del 23.02.2021